Dal 18 luglio al 28 agosto corsi, laboratori e spettacoli legati all'uso della voce, in ambito artistico, lavorativo ed educativo.

Nel “tam tam” dei social media cominciano già a scoprirsi le prime carte in tavola per la nuova edizione di Umbria in Voce, in attesa della conferenza stampa di presentazione fissata per giovedì 16 luglio a Gubbio. Tra mostre, concerti, poesia, laboratori aperti a tutti, dal 18 luglio al 27 agosto, torna nella Città dei Ceri il festival ideato dalla cantante e performer Claudia Fofi, che ne cura anche la direzione artistica.
Un evento, realizzato da un gruppo di cittadini volontari e quest'anno grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del Comune di Gubbio, per conoscere meglio lo strumento voce sia dal punto di vista della vocalità cantata che di quella parlata. Giunto alla sua sesta edizione, offre un’occasione di incontro, di scambio di esperienze e approfondimenti, con la particolarità di non essere rivolto esclusivamente a una platea di esperti.
“Non è necessario − spiega Claudia Fofi − essere dei cantanti per partecipare, ma avere voglia di conoscere, sperimentare e divertirsi! Il distanziamento e le nuove regole imposte dall’emergenza sanitaria da coronavirus hanno provocato una ‘reazione’ costruttiva e creativa”.
Il festival, che solitamente si svolgeva nel mese di novembre, quest’anno si realizzerà in estate caratterizzandosi come evento completamente “local”. Dopo aver ospitato nel corso degli anni artisti come John De Leo, i fratelli Mancuso, Franco Arminio, Albert Hera, Lucilla Galeazzi, in questa edizione formatori, poeti, scrittori, attori, musicisti e cantanti umbri saranno i protagonisti di un ricco cartellone. Questo, per valorizzare le eccellenze artistiche eugubine e umbre, e al tempo stesso attrarre visitatori.
Alcuni incontri formativi saranno abbinati a escursioni e visite guidate ai tesori d'arte e naturalistici, offrendo la possibilità di visitare anche luoghi normalmente non aperti al pubblico, come Villa Filippetti a San Martino in Colle, dove si svolgeranno la maggior parte dei laboratori, una villa del '700 che è stata inserita nel circuito della Giornata del Fai nel 2018.
“Un festival che vive sul canto in questo momento?”, si chiede provocatoriamente Claudia Fofi. “Sì, lo vogliamo fare − la sua risposta − e sarà tutto all'aperto. Nel rispetto delle normative, ma senza paura, possiamo restituire valore e calore alla possibilità che l'arte e la cultura offrono per ricostruire senso, relazione, umanità alle nostre vite scosse da un evento epocale”.
Ad aprire la sesta edizione di Umbria in Voce, sabato 18 luglio, sarà il vernissage della mostra di scultura e installazioni land art Voc−Azioni, a cura di Toni Bellucci e Cesare Coppari presso Villa Filippetti. Tra gli eventi in programma, i due concerti al Teatro Romano, Teoria degli affetti, concerto di presentazione dell’omonimo album di Claudia Fofi, con Ares Tavolazzi al contrabbasso, Alessandro Gwis al pianoforte, Paolo Ceccarelli alla chitarra, Alessandro Paternesi alla batteria; e il concerto di Sara Marini Torrendeadomo − Ritorno a casa, album finalista alla Targa Tenco 2020 per la categoria album in dialetto.
E poi laboratori di ricerca teatrale e narrazione, laboratori di “artiterapie”, le No Borders Masterclass di jazz (a cura del Jazz Club Gubbio), e ancora canto lirico, canto popolare, reading poetici e una giornata “paesologica” per scoprire le bellezze di Scheggia e Pascelupo. Tutto questo, e molto altro ancora, sarà Umbria in Voce a “chilometro zero” e tutto all’aria aperta.

Per scoprire il programma: www.umbriainvoce.it