[riceviamo e pubblichiamo].
Il sindaco di Gubbio torna sugli accadimenti del 15 maggio all’ospedale di Branca, citando Cicerone.
“Pur nel pieno rispetto dei ruoli e dei livelli istituzionali, credo che certe vicende vadano contestualizzate”.
Sono attese per oggi pomeriggio nell’ufficio di competenza dell’Asl Umbria 1 le tre infermiere dell’ospedale di Gubbio − Gualdo Tadino nei cui confronti è stato avviato un procedimento disciplinare per quanto avvenuto in un corridoio del Pronto Soccorso lo scorso 15 maggio. Le infermiere, al termine dell’orario lavorativo, avevano improvvisato una “corsa” con un piccolo cero e un’immagine fotografica ha ritratto quel momento, rimbalzando sui social e sui media.
Il sindaco Filippo Stirati oggi prende posizione sul tema, sottolineando anzitutto “un pieno rispetto dei ruoli e dei livelli istituzionali”. Stirati spiega nel contempo che “pur senza alcuno sconfinamento di competenza, questa ulteriore pagina controversa delle vicende del maggio scorso mi ha riportato alla mente quello che è un antico ammonimento rinnovato tra gli altri dal sommo Cicerone, che suggeriva, nei confronti di qualunque decisione di carattere giuridico, di evitare il summum ius e la summa iniuria. Il senso − sottolinea Stirati − è che una giustizia ferrea, o meglio ancora una applicazione esasperata del diritto, può provocare una somma ingiustizia. Certe vicende io credo vadano sempre contestualizzate, e ricondotte alla loro precisa natura”.