Ecco che, come previsto, si sta avvicinando la MASSA D'ARIA ARTICA che avevamo annunciato e già in queste ore la colonnina sta subendo un repentino calo.
Senza soffermarci troppo sulla sinottica generale, che avevamo già descritto, ricordiamo soltanto che trattasi di un NUCLEO DI ARIA GELIDA DI ORIGINE ARTICO−MARITTIMA, che nel suo tragitto, quasi a ritroso attraverso le pianure russe, si è caricata di un nocciolo più continentale, ossia più freddo (vedi immagine).
Ora tale GOCCIA FREDDA ci accompagnerà fino a mercoledì, per poi vedere giovedì una simbiosi, un'interazione con un altro cut−off nordafricano (tutt'altra aria) che risalirà verso la penisola. Ma sarà cosa da confermare nel prossimo appuntamento.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio i prossimi 4 giorni.
LUNEDÌ: prima mattina che vedrà qualche nucleo isolato, che in maniera assolutamente estemporanea potrebbe “sputare” 4 fiocchi di neve polverosa. Ma i nuclei saranno davvero una rarità al di qua della cresta appenninica e più centrati nel versante marchigiano, zona Sibillini (vedi immagine). Per il resto della giornata non prevediamo grossi disturbi e i cieli rimarranno ancora abbastanza puliti, se non sporcati da velature o nubi innocue molto alte. Dalla tarda serata addensamenti più cospicui, ma non produttivi.
MARTEDÌ: situazione molto variabile la mattina, tra nubi sparse e piccoli squarci di sole. Tra le nubi possibile qualche fiocco ma in un contesto generale ancora non totalmente perturbato. Nel pomeriggio situazione ancora simile, ma verso il tramonto ecco che il nocciolo più freddo comincerà ad aggredirci e di conseguenza la FENOMENOLOGIA DA STAU (vento freddo in salita forzata lungo le pareti appenniniche) si farà sentire meglio, “scavallando” anche al di qua della cresta, con prime nevicate polverose a mo' di bufera.
MERCOLEDÌ: nella notte di martedì dovremmo entrare nella fase clou, per un mercoledì che avrà tutto il sapore di una giornata di pieno Gennaio, nevischio da blizzard con venti tesi di grecale e tramontana, pochi i momenti di respiro (vedi immagine). Non sarà neve dolce a largo fiocco, bensì neve fine, tipica dell'aria da tormenta delle buriane russe. Non possiamo garantire il perpetuarsi delle precipitazioni per l'intera giornata, ma sarà prettamente invernale.
GIOVEDÌ: al momento giorno ancora nettamente perturbato, a causa della risalita verso nord del cut−off nordafricano suddetto. Tale risalita stempererà il gelo russo ma creerà l'occasione per neve dolce, ovvero il giusto “mix” a zero gradi per neve a fiocco più tondo. Col passare delle ore però le temperature, grazie all'avvezione di aria più umida e mite, si rialzeranno rapidamente e tutto si trasformerà in pioggia.
TEMPERATURE E VENTI: in crollo sin da subito e venti tutti di nordest, anche abbastanza tesi, a tratti tipo tormenta, che accentueranno nettamente (windchill) la sensazione di freddo . Martedì e mercoledì e fino a giovedì mattina i giorni epidermicamente più crudi.

NOTA E “PATERNALE”: tolleranza sullo sfondamento dei nuclei nevosi al di qua dell'Appennino e sull'intensità degli stessi.
Tanto più ora il nostro fraterno suggerimento è: RIMANETE AL CALDUCCIO DEL FOCOLARE DOMESTICO!