Un'ora avanti, le giornate si allungano! Dopo la sfuriata fredda dei giorni scorsi, abbiamo potuto assistere ad un graduale ristabilirsi di condizioni più accettabili e temperature più primaverili. E proprio con questa prospettiva eravamo arrivati alla domenica in corso.
Nella panoramica generale ricordiamo che stiamo vivendo un periodo cosiddetto di transizione, molto dinamico e soggetto a forti scambi meridiani, ovvero ad ondulazioni che faranno salire su e giù alte pressioni e basse pressioni, come vedessimo dei promontori da una parte e vallate dall'altra, ingranati a mo' di ruota dentata.
In questa configurazione sinottica, andando nello specifico, possiamo individuare una robusta HP in pieno atlantico (valori pressori molto alti) e, appunto, alla sua destra un enorme SACCATURA che sarebbe un lobo del famigerato vortice polare. Tale saccatura, colma di ARIA ARTICA, tende a scendere, scivolando lungo il bordo dell'hp, verso latitudini più basse, rappresentando una discreta minaccia. Fortunatamente essa all'altezza dell'Italia si diramerà, staccando da una parte un CUT−OFF, che prenderà una strada iberica (vedi immagine), dall'altra tenderà pian piano a deviare verso zone balcaniche.
Comunque per la prima parte della settimana questa dinamica porterà qualche disturbo, anche DISCRETAMENTE FREDDO, grazie all'entrata, seppur parziale, della massa artica veicolata da venti di grecale.
LUNEDÌ: mattina abbastanza variabile, non mancherà la nuvolosità, ma non si prevedono ancora piogge. Da mezzodì intensificazione della copertura e prime piogge sparse che nel pomeriggio e in prima serata potranno assumere modalità di rovescio; qua e là, in maniera assolutamente isolata, visto lo scontro tra aria calda preesistente e fredda in arrivo, potranno vedersi anche dei fenomeni temporaleschi.
MARTEDÌ: sarà la giornata più enigmatica, dal momento che i modelli divergono nelle vedute. Il freddo entrerà prepotente durante la notte ma i nuclei instabili saranno molto isolati. Tra alba e primo pomeriggio qualche precipitazioni, ma non insistente, che però potrà assumere anche aspetto di acquaneve visto il calo termico. Basandoci sulla modellistica a scala locale, la vediamo difficile qualche sfiocchettata di nevischio al di qua della cresta appenninica: lo “scavallamento” della cresta sarà completamente in mano allo stau appenninico. Dal pomeriggio fenomeni che dovrebbero esaurirsi velocemente e lasciare già in tarda serata spazio alle riaperture, grazie al grecale fresco e asciutto.
DA MERCOLEDÌ IN AVANTI: ormai il nucleo di instabilità avrà abbandonato le nostre zone e abborderà zone balcaniche pertanto tornerà a splendere il sole e probabilmente per l'intera settimana. Sarà però un sole “pungente” soprattutto di prima mattina, visti i venti di nordest. Escursione diurna abbastanza accentuata.
Intanto quel cut−off iberico di cui sopra, nel corso della settimana, circumnavigherà a ritroso tutto il Mediterraneo, ma scorrendo abbastanza basso, pertanto non dovrebbe recarci disturbo. Ma, in caso, riaggiorneremo.
TEMPERATURE E VENTI: come detto, tra lunedì e martedì cominceranno a calare contestualmente all'avvezione di grecale. Quindi calo termico, percepibile soprattutto martedì. Poi le prime mattine si faranno abbastanza gelide, pur se l'escursione riporterà le termiche a livello primaverile di giorno.
REBUS NEVE: ribadiamo di non attendervi niente di che, siamo ad Aprile! Non ci sarà né persistenza né attecchimento e probabilmente neppure la giusta intensità nella breve fase interessata dall'instabilità. Qua sotto postiamo 2 carte riguardo a martedì (stesso intervallo temporale), l'una del modello americano GFS, l'altra dell'europeo ECMWF. Come potete apprezzare quest'ultimo vede poco o niente, GFS qualche nucleo più corposo.
Ma il transiente instabile avrà comunque vita breve.