A seguito dell'articolo pubblicato dalla testata giornalistica il Resto del Carlino, pagina Fossombrone, Cagli e Urbania a firma di Bonita Cleri, storica dell'arte, pubblichiamo una sintesi dell'intervento degli studiosi eugubini Francesco Mariucci ed Ettore A. Sannipoli: “L’ombra di Gubbio. Arte eugubina e pergolese fra gotico e rinascimento, in Tardogotico e Rinascimento” svoltosi a Pergola. Nelle immagini fotografiche le testimonianze artistiche dai Malatesta ai Montefeltro, a cura di M. Baldelli, catalogo della mostra di Pergola, Pergola 2004, pp. 127?136.
La nota 64 è particolarmente importante: in essa vengono riportate le trascrizioni delle iscrizioni associate ai sacri personaggi raffigurati nella pala.

“…All’inizio del XVI secolo anche altri artisti operano a cavaliere dell’Appennino, tra Umbria e Marche settentrionali. Girolamo Nardini da Sant’Angelo in Vado, a cui è attribuito il polittico ora a Brera proveniente da San Giacomo di Pergola , dipinge nel 1510 per la chiesa di San Francesco a Gubbio una Madonna col Bambino tra i Santi Bernardino da Siena e Antonio da Padova ora d’ignota ubicazione . In merito a questo dipinto, più volte oggetto di studio, ci preme segnalare quella che allo stato attuale delle conoscenze risulta essere la sua più antica fonte documentaria: il manoscritto sulla chiesa di San Francesco redatto tra il 1810 e il 1813 da padre Bonaventura Bartolomasi. In tale contributo sono riportati, tra l’altro, i testi integrali delle iscrizioni associate ai sacri personaggi raffigurati…”