[riceviamo e pubblichiamo].
Alle ore 17,30 del prossimo sabato 26 ottobre, nella sala Trecentesca del Palazzo Pretorio di Gubbio, verrà presentata la ricerca dell’arch. Gaetano Rossi condotta sull’opera di Angelo da Orvieto che si ricorda artefice del palazzo dei Priori di Città di Castello, oggi residenza Municipale e del palazzo dei Consoli di Gubbio. L’autore, nell’ intento di ricercare elementi caratterizzanti che potessero distinguere l’opera dell’Orvietano da quella di altri architetti del XIV secolo, arriva a dimostrare come le opere di Arnolfo di Cambio autore di Palazzo Vecchio, Lorenzo Maitani associato al Duomo di Orvieto ed appunto di Angelo, non soltanto derivano tutte dall’applicazione di concetti e metodi ampiamente utilizzati dall’architetto gotico, ma addirittura presentano delle componenti aventi la stessa dimensione. Questo non può essere dato dal caso e ciò viene avvalorato anche dal fatto che tale dimensione non risulta divisibile con le unità di misura del tempo. Si viene così a sostenere l’esistenza di una scuola senese che allarga la sua influenza in Umbria, scuola della quale Angelo da Orvieto era il più giovane fautore. Ad ulteriore conferma di quanto sostenuto l’arch. Rossi, attraverso un’ampia documentazione grafica, fa emergere palesi analogie compositive tra il palazzo di Città di Castello con Palazzo Vecchio e come queste vengono poi trattate nel palazzo dei Consoli di Gubbio.