Gubbio, città medievale di rara bellezza, può vantare l’esistenza e l’attuale attività di numerose Università dei Mestieri, da quella dei Falegnami a quella dei Muratori e Scalpellini, da quella dei Sarti a quella dei Falegnami e Calzolai.
Ecco perché, per tutti i giorni del Festival del Medioevo 2018, in piazzale Frondizi, sarà visitabile un mercato degli antichi mestieri per vedere e toccare con mano la qualità dell'alto artigianato presente nelle botteghe sparse in tutta la città.

In esposizione, dalle 9.30 alle 19.30, si potranno ammirare i lavori di fabbri, scalpellini, sarti, calzolai, falegnami, vanto di Gubbio in Italia e all’estero, non solo grazie ai prodotti finiti ma anche e soprattutto entrando nelle botteghe allestite per l'occasione outdoor.
Accanto alle cinque Università anche ceramisti e pittori, altro orgoglio della città del lustro di Mastro Giorgio e degli affreschi di Ottaviano Nelli.
Queste maestranze altamente qualificate mostreranno come si batte il ferro per creare alari da camino o testate di letti, come si battono la pelle e il cuoio per scarpe e cinture, come si lavora e restaura il legno, come si taglia e intaglia la pietra tra antiche e nuove attività e come si tagliano e cuociono i materiali più disparati. E poi l’arte del tornio, della pittura, della cottura nel forno e della lucidatura.
Iniziativa a cura della Fondazione Arti e Mestieri.

UN MUSEO DELLE ARTI E DEI MESTIERI:

Nel 2015 è nata ufficialmente la “Fondazione Arti e Mestieri” della quale fanno parte Comune di Gubbio, Arma dei Carabinieri, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Associazione Maggio Eugubino.
Il prestigioso Palazzo Beni accoglierà a breve il Museo delle Arti e dei Mestieri, che si aggiungerà così alla già ricca offerta museale cittadina.
Il progetto culturale vuole ricostruire un tessuto importante nella città valorizzando tutto il centro storico partendo dal quartiere di San Martino, per esaltare una serie di competenze che fanno l’identità di una comunità; fondamentale infatti tramandare la storia ed i segreti delle Università invogliando i giovani eugubini e non solo a perpetrare nel tempo le Arti ed i Mestieri da secoli ritenuti delle ricchezze culturali da tutelare.

ANTICHI MESTIERI IN MOSTRA dal 26 al 30 settembre:

Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, Piazzale Arturo Frondizi (ingresso Centro Santo Spirito).

L'UNIVERSITA’ DEI MESTIERI:

Sin dal XII sec, a Gubbio, si manifestò il fenomeno cooperativistico in maniera organizzata ed in particolare da quando gli artigiani riuscirono a far entrare nella gestione del libero Comune un personaggio potente, il Capitano del Popolo, indicato nei documenti con vari nomi: rector artium et populi, prior artium, prior artium et populi, capitaneus et defensor arti.
Le Corporazioni si dettero delle regole, raccolte negli Statuti, che riguardavano norme di etica professionale miste a disposizioni di carattere protezionistico.
Le corporazioni dell'età comunale costituirono un modo nuovo ed originale di risolvere i numerosi e difficili problemi degli associati; in particolare, con una precisa organizzazione interna che fissava anche le più piccole regole dell'arte, contribuirono in modo determinante allo splendore di Gubbio.
Alcune cursiosità:

UNIVERSITA' DEI MURATORI E SCALPELLINI:
L'Università dei Muratori è l'erede dell'antica “Arte dei Petraioli”, di cui già si parla nello Statuto del libero Comune di Gubbio del 1338. L'attività di questa corporazione medievale impegnava gli iscritti all'obbligo di fornire un'opera ben fatta; mantenere corretti rapporti tra lavoratori e maestri; di operare senza frode; di onorare Sant'Ubaldo, patrono dell'Arte, andando a messa nella sua chiesa ogni prima domenica del mese. Nel 1891, su iniziativa di Giuseppe Vantaggi, L'università dei Muratori prese l'impegno con l'Amministrazione Comunale di assumere su di sé la completa organizzazione della Festa dei Ceri. E questa è la funzione che ancora oggi svolge.

UNIVERSITA’ DEI FABBRI:
Lo statuto dell'Università venne approvato dal Consiglio Comunale il 20 giugno 1346. Il 16 dicembre 1801 il Papa Pio VII pubblica un editto con il quale ordinava la soppressione delle Corporazioni. Gubbio faceva parte dello Stato della Chiesa, e tutte le università eugubine furono colpite, ma mentre alcune riuscirono ad ottenere rapidi provvedimenti di ripristino altre invece videro messa in serio dubbio la propria esistenza, come l'Università dei Fabbri, che chiese invano di essere ripristinata nel 1819. Dopo le difficoltà del XIX sec. è stata rifondata nel 1947.

UNIVERSITA' DEI CALZOLAI:
La vita dell’Università dei Calzolari, nei secoli, fu molto dinamica. Alcuni fatti lo dimostrano: nel 1725, in occasione dell'Anno Santo, è presente a Roma con una rappresentanza di 102 soci. In quella occasione i Calzolai Eugubini si presentarono in divisa con il famoso Stendardo dell'Università che alcuni cronisti del tempo attribuiscono a Raffaello di Urbino e altri a Michelangelo.
Lo scopo dell'Università è assolutamente assistenziale, come riporta l'articolo 1 dello Statuto del 1888, ancora valido: “L'università dei Calzolari di Gubbio non ha altro scopo che il mutuo soccorso agli individui esercenti l'arte del Calzolaro….. i mezzi con i quali provvede al suo scopo sono le rendite di vari terreni che possiede”.