[RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO].
Gubbio, gioiello medievale incastonato nel cuore verde d'Italia, è la città di pietra ricordata anche per un suo celebre figlio che ha segnato l'arte della seconda metà del tredicesimo secolo, il famoso miniatore Oderisi, reso immortale dal Sommo Poeta nella Divina Commedia.
Ancora oggi Gubbio, grazie all'associazione “Arte del Libro unaluna” è la città della miniatura con corsi di stampa al torchio, ad acquaforte, laboratori per studenti, corsi di calligrafia, di legatura a mano, manoscritti, miniature e carte d'autore.
Sino al 7 novembre 2018 all'interno del Palazzo dei Consoli due esposizioni speciali esaltano l'arte del libro e della miniatura riscoperta dai giovani studenti eugubini come omaggio ad Oderisi da Gubbio e a Dante Alighieri.
Nella sezione archeologica del museo di Palazzo dei Consoli, in via Gattapone, si può visitare la mostra “SULLE ORME DI ODERISI. Nella città della miniatura, il rifacimento di pagine di Corali”: per la prima volta si può ammirare la visione d’insieme di 29 pagine miniate, su preziosa carta di cotone naturale, rifacimento di alcuni Corali di S. Pietro e S. Domenico custodite all'Archivio di Stato e a quello della Curia Vescovile di Gubbio.
Straordinarie raffigurazioni note negli originali solo a pochi studiosi, in una carrellata di note musicali, per restituire la suggestione materica di libri unici, che allora erano vita quotidiana della liturgia.
Dal 2015 la coordinatrice del progetto Anna Buoninsegni ha seguito numerosi studenti del Polo Liceale eugubino “Giuseppe Mazzatinti', indirizzo Artistico e Scientifico, nel recupero dell'arte del libro e della miniatura: i ragazzi hanno riprodotto le pagine su scala 1:1, studiando pigmenti e foglie d'oro. Attraverso le sperimentazioni sui colori hanno conosciuto meglio l'arte figurativa e le moderne intuizioni di queste opere liturgiche in tetragrammi.
“NEL SEGNO DI DANTE” è l'altra esposizione che, grazie al sostegno dell'imprenditore Fernando Barbetti, socio fondatore di Arte Libro − unaluna, permette di godere dell' OPERA UNICA “DIVINA COMMEDIA SECONDO CECCO BONANOTTE”.
Realizzata nel 2000, su progetto di Alessandro Sartori, con interventi dell'artista Cecco Bonanotte, è inserita in teche di legno intarsiato dell'ebanisteria 'Fratelli Minelli'.
Con i suoi 9 fogli in carta di cotone naturale, composta in monotype, stampata al torchio pianocilindrico, l'opera è un esemplare unico al mondo. Cecco Bonanotte è intervenuto nelle tre Cantiche sui fogli già stampati con matite, lacchè, grafie, pennini e bulino.
L'opera è un omaggio al genio indiscusso di uno dei massimi poeti di tutti i tempi che nella sua Divina Commedia ha dedicato vari passaggi alla città di Gubbio.
GUBBIO AL TEMPO DI GIOTTO, TESORI D’ARTE NELLA TERRA DI ODERISI:
Le esposizioni di Arte del Libro unaluna sono inserite nella grande mostra ed ospitate all’interno di Palazzo dei Consoli.
La mostra è ospitata a Palazzo dei Consoli, Palazzo Ducale e al Museo Diocesano e racconta il periodo d’oro della città dei Ceri, tra la fine del Duecento e la seconda metà del Trecento, attraverso eccezionali prestiti dall’Italia e dall’estero.
ORARI: dalle 10.00 alle 19.00 (le biglietterie chiudono alle 18.00). Disponibili catalogo, audioguida, visite guidate.
INFO: un unico biglietto consente di visitare le tre sezioni espositive ed anche le tre sedi museali. www.gubbioaltempodigiotto.it.
LA MISTERIOSA STORIA DI ODERISI DA GUBBIO:
Non si hanno atti ufficiali sul luogo di nascita di Oderisi di Guidone da Gubbio ma si presume sia nato nella città di pietra nel 1240 circa e morto a Roma nel 1299.
La leggendaria figura del miniatore Oderisi da Gubbio è stata immortalata da Dante Alighieri che ha così aperto di fatto una vera questione storiografica sul suo lavoro, ancora oggi parziale e irrisolta.
Molte infatti le testimonianze documentarie che attestano la presenza di Oderisi da Gubbio a Bologna nel 1268 circa ma in realtà è ancora quasi impossibile attribuirgli con certezza opere e lavori; studiosi e storici dell'arte hanno comunque supposto che sia stato uno dei principali illustratori dei manoscritti per lo Studio bolognese, attivo anche a Gubbio, avendo rintracciato in alcuni codici miniati la maniera e la scuola dell'artista.
In nessuna opera però è apposta la sua firma. Da qui la problematica dell'assegnazione certa.
Gli sono comunque state attribuite: il Digestium infortiatum di Giustiniano, Biblioteca Nazionale di Torino; la Bibbia di Corradino, Walters Art Gallery di Baltimora, (ms. W 152); il Salterio 346, Biblioteca Universitaria di Bologna; una Bibbia, Biblioteca Apostolica Vaticana, (Vat. Lat. n. 20).
Oderisi da Gubbio emerge come una figura di spicco nel mondo artistico e culturale del Duecento. Il suo stile che richiama l'arte bizantina e quella romanica,verrà poi ben contrapposto a quello più innovatore, aperto agli influssi del gotico e forse della pittura giottesca, di Franco Bolognese.
Così almeno lo rappresenta Dante Alighieri, forse amico oltre che estimatore di Dante:
“Non se' tu Oderisi,
l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte
ch'alluminar chiamata e' in Parisi?”.
“Frate”, diss'elli, “più ridon le carte
che pennelleggia Franco Bolognese;
l'onore è tutto or suo, e mio in parte”.
Con queste parole nel canto XI del Purgatorio, Dante assegna alla città di Gubbio il primato duecentesco nella attività amanuense e ad Oderisi il riconoscimento pubblico del suo genio.
ARTE LIBRO: unaluna, antichi mestieri per nuovi lavori
L’associazione di promozione sociale “ARTE DEL LIBRO” dal 2013 si è data come missione quella di tramandare alle giovani generazioni un ‘sapere’ e ‘un fare’ legati alla filiera ‘dell’arte del libro’, all’attivazione di ‘antichi mestieri per nuovi lavori’, come la miniatura e la calligrafia nella molteplicità dei campi applicativi contemporanei.
Così, dal passato al presente, Arte del Libro − unaluna continua a scrivere la storia con nuovi capitoli e progetti finalizzati a tramandare un’idea di opere d’ingegno e manufatti di stampa, per salvaguardare e valorizzare un patrimonio storico.
Ideatore del marchio “Arte del Libro unaluna” è stato il compianto editore Alessandro Sartori; il suo sogno resta in vita grazie all'impegno dell'amata moglie, la poetessa Anna Buoninsegni che così scrive: “Un fil rouge collega le radici profonde della storia di Gubbio, l'immaginario delle gesta medievali agli scenari del presente e del futuro, consegnando ai giovani il prezioso testimone del passato”.