In Umbria verranno realizzati cinque grandi progetti regionali e interregionali, per un valore di 6 milioni di euro, rivolti a bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni per contrastare i disagi socio−culturali dovuti alla povertà educativa minorile. E’ la risposta concreta per arginare la diffusione di un fenomeno − quello dell’impossibilità per i minori di accedere a beni e servizi educativi necessari allo sviluppo emotivo della persona e all’acquisizione di competenze per vivere in un mondo caratterizzato dall’economia della conoscenza − che a livello nazionale interessa 1 milione e 2018 tra bambini e ragazzi. Una risposta che arriva grazie dal “Bando Nuove Generazioni” sostenuto con il Fondo per il contrasto della povertà educativa finanziato dalle Fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la cui operatività è stata delegata all’impresa sociale “Con i Bambini”, che assegna le risorse tramite bandi. L’esito della valutazione è stato pubblicato lo scorso 28 maggio.
Tra i progetti multiregionali finanziati ce ne sono tre che avranno ricadute anche in Umbria, tra cui “New Experiences and Tools” presentato dall’Istituto Adriano Olivetti di Ancona e risultato tra le migliori proposte a livello nazionale con un finanziamento di 1,4 milioni di euro. “New Experiences and Tools”, interessa i territori di Perugia, Castiglione del Lago, Torgiano e Valfabbrica.
Oltre ai tre progetti interregionali, l’Umbria si è aggiudicata ben due progetti per un valore di oltre 1 milione di euro nella graduatoria regionale, uno dei quali, presentato dall’Associazione Educare alla Vita buona, interessa una parte del territorio della Provincia di Perugia. Il progetto, dal titolo “Relazioni ed eccellenze educative sul territorio”, ha ottenuto un contributo di 500mila euro e coinvolge le scuole della fascia appenninica, da Valtopina a Costacciaro.
“Siamo molto soddisfatti per quanto ottenuto per il nostro territorio − commenta il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Giampiero Bianconi − attraverso un bando che intende attuare una strategia complessiva nazionale di lotta alla povertà educativa dei minori con effetti di lungo periodo. I nostri sforzi sono tesi a rompere il circolo vizioso che dalla povertà educativa porta inevitabilmente alla povertà economica, e viceversa. La povertà educativa minorile non è infatti solo una diseguaglianza sociale, ma anche un fattore che condiziona negativamente le complessive prospettive di sviluppo, non permettendo la crescita dei singoli territori e dell'intero Paese. Abbiamo dunque il dovere di attivare misure di accompagnamento per accrescere la qualità e l’innovazione nel capitale e nell’infrastruttura educativo, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore vulnerabilità”.