[riceviamo e pubblichiamo].
La prima Assemblea pastorale diocesana del vescovo Luciano si chiude con un invito e un annuncio. Mons. Paolucci Bedini si rivolge ai parroci e ai fedeli, ai consacrati e alle famiglie religiose, ai gruppi e ai movimenti per far capire a tutti l’importanza dell’unità e della comunione fra tutte le componenti e le membra della Chiesa diocesana.
«Ora il nostro compito − esorta i presenti − è metterci in cammino insieme e studiare come affrontare la situazione». Per questo, il Vescovo annuncia che da settembre inizierà un giro di tutte le parrocchie della diocesi eugubina, con semplicità e nella fraternità, «per metterci − dice − tutti allo stesso passo e guardare avanti insieme».
Pensare, studiare e fare discernimento sull’azione pastorale della Chiesa eugubina. E’ il compito che mons. Paolucci Bedini aveva assegnato alla due giorni dell’Assemblea ecclesiale diocesana, al momento di aprire i lavori. Sacerdoti, diaconi, consacrati e operatori laici si sono stretti per la prima volta intorno al nuovo Pastore, per lavorare insieme alle linee operative da mettere in campo nella comunità dei fedeli.
«Con questi due giorni di assemblea − ha affermato il vescovo Luciano − apriamo un cammino di Chiesa locale che durerà almeno dieci anni, perché questo è l’orizzonte minimo che vogliamo dare al nostro piano pastorale».
Quella dell’Assemblea diocesana è stata − di fatto − la prima grande occasione di dialogo tra mons. Paolucci Bedini e alcune delle membra vive della Chiesa eugubina, in questi primi sei mesi dall’arrivo del nuovo Vescovo.
Don Luciano, nella prima giornata di lavoro dell’assemblea, ha voluto iniziare da alcuni fondamenti della vita della Chiesa, richiamando alcuni passaggi dell’esortazione apostolica “Evangelii Nuntiandi” di Paolo VI (1975), fino ad arrivare alla “Evangelii Gaudium” di papa Francesco (2013).
Le “parole−chiave” sono evangelizzazione, missione, vocazione, identità, comunità, gioia. E proprio richiamandosi alla prima esortazione pastorale di Bergoglio, il vescovo Luciano lancia l’idea per il titolo del piano pastorale del decennio: “La pastorale della gioia del Vangelo”. Mons. Paolucci Bedini ripercorre l’itinerario che rende visibile il Regno di Dio nel mondo, grazie all’opera dei cristiani: carità, servizio e solidarietà; comunione, fraternità, unità e condivisione; annuncio, testimonianza e catechesi; preghiera, sacramenti e liturgia. E apre al dibattito spontaneo con tutti i presenti. Ecco allora che, nella sala convegni dell’hotel “Ubaldi”, si realizza un’autentica condivisione di idee, speranze, opinioni e proposte, problemi e soluzioni.
«Io non ho nessuna fretta − spiega il vescovo Luciano − di realizzare obbiettivi o bruciare tappe. Ci vuole tempo e nessuno ci corre dietro, anzi c’è lo Spirito Santo che ci corre davanti. L’importante è che al centro della nostra cura pastorale ci sia sempre l’uomo e che possiamo condividere tra noi i doni del Signore».