Ci sono eugubini che sono riusciti, pur nella loro semplicità, non solo a raccontare, con passione e orgoglio civico, Gubbio e la Festa dei Ceri, ma a coglierne la genuinità, la grandezza, la profondità e a riconoscere, chiaramente, il rapporto inestricabile tra città?festa?patrono, elementi di un tutt'uno, alla base della nostra storia, della nostra civiltà. Ma non è tutto. Perché oltre a capirlo, questo portato di storia e di cultura, sono riusciti a comunicarlo, a trasmetterlo, non a viverlo passivamente, ma a praticarlo, come una fede, attraverso la propria vita e opera, che è poi un servizio per la comunità. Uno di questi eugubini è stato Giuseppe Calzuola, maestro della pietra, che per nostra fortuna ha lasciato molte testimonianze e che Giancarlo Gaggiotti ha raccolto in un intervista davvero memorabile, pubblicata in un libro raro, trent'anni fa esatti, e che verrà ricordato come il primo libro scritto da un ceraiolo, per i ceraioli e tra i ceraioli, un libro dal titolo emblematico, “Dove l'anno è un giorno. Un capitano, una città, un mondo”.

Don Armando Minelli e Giancarlo Gaggiotti rievocheranno la figura di Peppe Calzuola, il suo amore smisurato per Gubbio, la sua devozione senza fronzoli per Sant'Ubaldo, la sua sfrenata passione ceraiola. La sua, ma anche la nostra.

“Dove l'anno è un giorno”,
venerdì 4 maggio, ore 21.00,
Centro Servizi Santo Spirito, Gubbio.