Gubbio ha assistito festosa ed emozionata alla consacrazione del nuovo Vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, alla presenza del mondo ecclesiastico umbro e marchigiano. Una grande e intensa cerimonia iniziata alle 16 e conclusasi con un lungo applauso dei presenti nella chiesa di San Domenico. Toccante il passaggio tra il vescovo emerito Mario Ceccobelli e il vescovo Luciano: “Non potro' farti da braccere come mi aveva detto 12 anni fa mons. Bottaccioli, perché non sono di Gubbio, ma preghero' per te”. Nel consegnare il Pastorale al suo successore, il vescovo emerito: «In questa diocesi la staffetta episcopale si rinnova da più di un millennio. Io ti sosterrò con la preghiera perché tu possa essere un Pastore santo sul modello di tanti vescovi santi di questa Chiesa, tra i quali emerge il Patrono: Ubaldo. Pregherò ogni giorno per te e per questa Chiesa che lascio nelle tue mani giovani e forti. Carissimo vescovo Luciano, so che il tuo cuore vibra per le forti emozioni di questi giorni e per le gravi responsabilità che da questa sera faranno parte della tua missione, ma non temere, continua ad aver fede, il Signore dona sempre le energie sufficienti per assolvere la missione che affida ai suoi amici non lasciandoli mai soli… Avanti dunque, con coraggio e fiducia, nel cammino da percorrere con il tuo popolo e con il tuo Pastorale».

Il Vescovo Luciano si è rivolto a quanti «vivono un tempo di fatica nella vita, di dolore per le ferite dell'esistenza, per la sofferenza della malattia, per la paura della solitudine o il timore del futuro, che sono presenti, qui o a casa, e che oggi non hanno rinunciato a vivere con me questa immensa gioia. Mi siete maestri di come l'amore e la condivisione allargano il cuore e gli permettono di rimanere aperto e ospitale. Il vostro sacrificio è prezioso agli occhi di Dio e caro a me che vi porto nella preghiera» e ha proceduto ai ringraziamenti:«Alla Chiesa di Dio, nella quale ho incontrato Gesù, ho conosciuto fratelli e sorelle che mi hanno accolto ed educato, ho ricevuto la grazia dei sacramenti e la luce della Parola; alla Chiesa di Ancona?Osimo, dove sono cresciuto, alle sue comunità parrocchiali, specialmente quella di Maria SS. Madre di Dio di Torrette e quella di San Paolo a Vallemiano; grazie alla Chiesa?Sposa di Gubbio! Non ci conoscevamo, e il Signore, per le vie misteriose della sua volontà, ci ha promessi l'uno all'altra. Il fidanzamento è durato solo tre giorni, ma è stato amore a prima vista. Mi sono commosso quando ho saputo che da mesi questa Chiesa, antica e vivace, stava pregando con grande fiducia per il nuovo vescovo. Le parole di quella preghiera non disegnavano un volto preciso, ma tratteggiavano i contorni di un cuore capace di amare dell'Amore di Cristo?Sposo».
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, ha detto: «Gratuitamente desidero continuare a donare tutta la mia vita per il Vangelo nella Chiesa, perché questa parola di vita continui a salvare la vita di tanti. Desidero farlo in comunione con coloro che il Signore mi dona, sorelle e fratelli, consacrati nel battesimo e in ogni vocazione, al servizio di tutti, a partire dai poveri di ogni povertà. Questa è la novità di Gesù, la forza del suo Amore. Credetelo, sognatelo, e speratelo con me».