L’intenso programma della Summer School della Fondazione Zeri dal tema “Tra Norcia e Camerino, una terra ferita, un patrimonio da salvare” ha visto la partecipazione dell’esperto e storico dell’arte Ettore A. Sannipoli.
La Summer School, con base a Spoleto, Norcia, Camerino e Matelica, si propone di far conoscere la specificità di questo territorio ricco di storia e di arte, unendo lezioni in aula e visite sul campo, l’analisi storico−filologica e la riflessione sui problemi di oggi. Si cerca così di contribuire a lanciare la sfida per una valorizzazione rispettosa dei contesti e delle identità, che potrebbe divenire un modello.
Ettore Sannipoli ha partecipato con un intervento dal titolo “Terremoto e cultura sismica. Norcia e Gubbio, due realtà a confronto, assieme al noto storico nursino Romano Cordella. All’incontro sono intervenuti Antonio Borri, Università di Perugia
Gabriele Barucca, Romano Cordella, Alessandro Delpriori, Sergio Fusetti, Bernardino Sperandio, Bruno Toscano, Maria Angela Turchetti insieme a Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale Ministero dei Beni e delle Attività
culturali e del Turismo. Ha introdotto le argomentazioni Nicola Alemanno, Sindaco di Norcia. Moderatore Marco Pierini, direttore Galleria Nazionale dell'Umbria.
L’iniziativa è promossa da Fondazione Federico Zeri con il patrocinio di Regione Marche, Regione Umbria, Polo Museale dell'Umbria, Comune di Camerino, Comune di Matelica, Comune di Norcia, Comune di Spoleto, Università di Camerino. Tra le alte valli del Nera e del Chienti, fra la piana di Norcia e le alture di Camerino, un’intera civiltà rischia di morire dopo le lesioni inferte dal sisma del 30 ottobre 2016 al tessuto storico dei paesi e a tantissimi monumenti. Norcia, Visso, Camerino sono nomi di città che evocano una cultura figurativa di intensa originalità, fra Umbria e Marche, che conobbe il suo vertice fra l’ultimo Medioevo e il primo Rinascimento.