Si inaugura venerdì 16 giugno 2017 alle 18 negli splendidi spazi del Palazzo Ducale di Gubbio (Perugia) un’ampia rassegna delle sculture di Carlo Ramous (1926?2003; per maggiori informazioni è disponibile il sito www.carloramous.it), curata con il relativo catalogo da Giorgio Bonomi.
Il rapporto che lega Ramous a Gubbio è di lunga data. Nel 1963 alla II Biennale d’Arte del Metallo presenta Personaggio e due anni dopo ottiene il massimo riconoscimento con Avvenimento n.1, oggi nella sezione d’arte contemporanea di Palazzo Ducale.
Nel 1987 la città lo celebra con Omaggio a Ramous, curato da Vittorio Fagone, ed oggi, a trent’anni da quella mostra e a oltre cinquant’anni dall’esordio eugubino, rinsalda questo legame con una retrospettiva sostenuta dal Polo Museale dell’Umbria, dal Comune di Gubbio, dalla famiglia Patscheider che ha messo a disposizione oltre trenta opere, tra cui una scultura di grandi dimensioni installata nel giardino pensile della residenza rinascimentale.
Nelle austere sale del “Voltone” saranno esposti bronzi e bozzetti realizzati in prevalenza tra gli anni Sessanta e Ottanta, per illustrare un percorso che lo stesso artista così sintetizza: Feci prima dei bozzetti piccoli immaginando la grande dimensione che avrei dato loro. Calcolando la tensione di questi grandi gesti che volevo fossero rappresentativi di una forte presenza dell’uomo.
A questo maestro, tra i protagonisti della scena artistica internazionale del secondo dopoguerra, anche la Triennale di Milano dedicherà una retrospettiva (12 luglio al 17 settembre 2017), in concomitanza con l’evento eugubino.
A Gubbio la mostra sarà aperta fino al 7 gennaio 2018 dalle 8.30?19.30 (lunedì chiuso fino alle 13); dal 15 giugno al 3 settembre dal giovedì alla domenica orario prolungato fino alle 22.30.