Come sempre attesissima, INAUGURATA LA MOSTRA BROCCHE D'AUTORE 2017, alla presenza di un foltissimo pubblico.
La mostra Brocche d’autore, organizzata dall’Associazione Maggio Eugubino, è giunta alla sedicesima edizione. Con le finalità di sempre: allestire una significativa esposizione tesa a sottolineare il rapporto tra i Ceri e la ceramica d’arte contemporanea.
L’intento della mostra è infatti quello di «arricchire le tradizionali manifestazioni di maggio per mezzo di un’iniziativa culturale pertinente al clima festivo, tale da destare l’interesse sia dei visitatori sia degli eugubini, ma anche opportunamente legata al settore della ceramica di artigianato artistico, assai rilevante nella nostra città, con delle proposte di alta qualità relative a uno dei prodotti tipici − anzi emblematici − dell’odierna maiolica eugubina, vale a dire le brocche dei Ceri.
L’iniziativa consiste nella creazione di inedite brocche dei Ceri da parte di artisti della ceramica informati sulla tipologia di questi manufatti, nonché sulla funzione e sul valore simbolico dei ‘contenitori rituali’, secondo le interpretazioni fornite dai principali studiosi della Festa dei Ceri dall’Ottocento ai nostri giorni. Essa rappresenta, quindi, anche un terreno di ricerca intorno a uno specifico e caratteristico oggetto, sul quale potranno via via intervenire numerosi artisti della ceramica, interpretandone forme e decorazioni, tanto da rendere possibile nel tempo la costituzione di una collezione a testimonianza di un gusto e di una creatività che proprio iniziative del genere intendono stimolare e favorire».
Anche quest’anno si è deciso di esporre nelle vetrine dei negozi del Centro Storico, grazie alla disponibilità dell’Associazione Gubbio fa Centro, tutte le brocche realizzate nel corso delle precedenti edizioni della mostra.
La creazione delle brocche d’autore 2017 è stata affidata all’eugubino Giovanni Mengoni, al derutese Nicola Boccini e all’australiano John Kuczwal.

Giovanni Mengoni
Nato a Gubbio nel 1969, vive da sempre in Umbria, dove metodi artistici e lavorazioni artigianali vengono da secoli tramandati. Da anni si occupa di ricerca e innovazione del fare ceramica, cercando nei tradizionali metodi di lavorazione gli spunti essenziali per applicazioni in oggetti di arredo e design contemporanei. Dopo gli studi (Istituto Statale d’Arte di Gubbio, Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia) ha collaborato presso botteghe d’artigiano, diventando torniante, formatore di stampi e decoratore. Collabora ancora oggi con artisti e architetti per la realizzazione dei loro progetti. Ha maturato anche altre esperienze come responsabile marketing di imprese edili e progettista, specializzandosi nel settore del restauro; si è occupato inoltre di nuove costruzioni, di stand espositivi fieristici etc. Attualmente lavora presso il Liceo Artistico “Alpinolo Magnini” di Deruta come assistente tecnico nel laboratorio di Design, ove viene alternato l’uso di macchinari tradizionali e di nuovi strumenti tecnologici, tra i quali la stampatura 3d a estrusione in argilla. Nel 2015 ha conseguito il diploma di Grafica Pubblicitaria presso il Liceo Artistico “Bernardino di Betto” di Perugia. Tra le mostre a cui ha partecipato, ricordiamo quelle sui buccheri d’autore (“Le diversità, Colori Locali”, Firenze 2000; “Doppia Firma”, Milano 2016) e altre esposizioni con Nello Teodori e Ugo la Pietra (“Ad Arte”, Boario Terme 2005: “Fatto ad Arte”, Roma 2007). Al 1997 risale la personale “Bottiglie”, a cura di Angelo Trotta (Gubbio, Palazzo Beni). Sue opere sono riprodotte nel sito internet www.giovannimengoni.com.

Nicola Boccini
Nato a Deruta nel 1972. Dopo gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia e la Koninklijke Academie voor Beeldende Kunst a L’Aja si mette allo studio più approfondito della tecnologia della Ceramica divenendo uno degli artisti e tecnologi più sperimentali (“mix” tra metalli e terre, smalti e ossidi naturali etc.). La sua arte si divide tra ceramica, video, performance, olio su tela e installazioni luminose. Nel 1997 crea il CLS (Ceramica Libera Sperimentale) gruppo attivo nel mondo della ricerca e sperimentazione della ceramica. Nel 2001 è tra i fondatori della Scuola d’Arte Ceramica Romano Ranieri a Deruta. Nello stesso anno vince il primo premio al Festival Polacco di teatro e arti visive “Zdarzenia”. Nel 2010 crea “art/r/evolution” mostra d’arte itinerante (2010−2013) di ceramica sperimentale e scrive insieme al suo gruppo il primo Manifesto della ceramica “Work in Clay is different”. Dal 2011 al 2013 ha coordinato il centro di ricerca e sviluppo della ditta Ubaldo Grazia di Deruta. Nel 2014 viene selezionato per la prestigiosa biennale Yingge Ceramics Museum di Taipei (terra nova TBC 2014) a Taiwan. Nel 2015 partecipa alla mostra “La Ceramica Contemporanea in Italia” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2017 è docente di ceramica & design all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” Perugia. Dopo aver creato nel 2010 la Ceramica 2.0, multimediale e interattiva, nel 2016 crea la Ceramica 3.0, un nuovo concetto e filosofia nella ceramica organica. Molte sono le sue collaborazioni con centri di sperimentazione, scuole d’arte estere, designer e architetti di fama internazionale.

John Kuczwal
Nato in Baviera (Germania Occidentale) nel 1951, si trasferisce con la famiglia in Australia nel 1956, stabilendosi a Wollongong nel Nuovo Galles del Sud. Intraprende la professione giudiziaria. Al 1987 risale la sua prima mostra personale di dipinti e disegni. Due anni dopo segue un corso con il ceramista Alan Peascod, durante il quale nasce il suo interesse per la tecnica del lustro, che approfondirà e perfezionerà negli anni successivi. La prima esposizione dei suoi lavori in ceramica lustrata risale al 1996 (Art for Art Sake Gallery, Wollongong). Una seconda personale è quella del 2000 alla Nesac Gallery, a cui nel 2006 segue, sempre a Wollongong, la mostra “Painting with Smoke” (City Gallery). Nel 2010 è la volta della personale “Isolation” allo Sturt Craft Centre. Kuczwal è in Umbria nel 2008 e nel 2011, per visitare le città di Deruta, Gubbio e Gualdo Tadino, celebri nel campo delle cangianze metalliche, con l’intento di vedere i relativi musei ed incontrarsi con i lustratori del posto. Ha mantenuto contatti con la nostra regione e nel 2013, alla Wollongong City Gallery, ha deciso di esporre le sue opere assieme a quelle dell’orvietano Marino Moretti, uno dei principali ceramisti umbri di oggi. Nel 2015, 2016 e 2017, Kuczwal ha voluto fare ancora di Gubbio una tappa essenziale del suo soggiorno in Italia. Nella città di Mastro Giorgio, il ceramista ha espresso la volontà di confrontare le sue indubbie conoscenze in materia di lustri con quelle di Giampietro Rampini, nella cui bottega ha operato a più riprese scambiando con il maestro eugubino esperienze e segreti relativi alle amate iridescenze metalliche.