Il Gnl è un gas naturale che abbatte le emissioni e i rumori del diesel. La situazione italiana in merito alle emissioni di gas tossici, inquinanti è elevata e questo a causa dell’alta mobilità che pesa per oltre un terzo sull’emissione di CO2 e la merce scegli il trasporto su strada l’85% delle volte. Non è difficile pensare che potremmo fallire gli obiettivi europei entro il 2030. Una proposta per risolvere il problema viene da un’azienda di Gubbio: la Lc3 che ha creato la prima flotta italiana di camion a gas naturale liquefatto (il Gnl), gas che abbatte in modo significativo le emissioni. Tradotto in numeri: rispetto a un Tir di ultima generazione, quello alimentato a Gnl diminuisce l’emissione di CO2 di 1/6 e l’ossido di azoto del 50%; le polveri sottili del 65%. Il presidente di Lc3, Michele Ambrogi, è già pronto ad affrontare l’irrigidimento delle regole del trasporto per l’adeguamento alla normativa europea e i trasporti su strada in quanto un tir a Gnl può percorrere una lunghezza su strada 4 volte superiore con un pieno rispetto a diesel. L’unico rallentamento per ora è solo di ordine logistico: il metano liquido può essere conservato solo a temperatura proibitive, ovvero a ?150 gradi centigradi e per adesso solo 5 distributori forniscono tale servizio, ma ne verranno aperti altri 10 il prossimo anno. Il progetto prevede il coinvolgimento dei grandi come IVECO e ENI che entro il 2018 porterebbe su strada 190 camion alimentati a Gnl.
Anche il vice ministro Nencini non è voluto mancare al Convegno “Future Blue”, sull’utilizzo di metano liquido organizzato da Lc3. Presenti anche i vertici di IVECO, MICHELIN, e l’Assessore Chianella di “Umbria Top”