Non esistono realtà territoriali, contesti economici e politici, settori imprenditoriali che oggi possano chiamarsi fuori dalla sfida dell’innovazione. Ecco perché la Confcommercio di Gubbio ha deciso di presentarsi pubblicamente con il nuovo assetto − oggi è un mandamento, nell’ambito della più ampia riorganizzazione di Confcommercio Umbria, guidato da Lucio Lupini e con un consiglio per l’80% fatto da giovani donne − lanciando una riflessione a tutto tondo proprio sul tema “Innovazione, una sfida per tutti − Imprese e istituzioni a confronto per un nuovo sviluppo”.
“Nell’epoca della crisi, ma anche della velocità e del cambiamento facilitato dalle nuove tecnologie, molte imprese del commercio, turismo, servizi sono già in movimento − ha detto il presidente Lupini nella sua introduzione al convegno che si è svolto presso la Biblioteca Sperelliana − perché innovare si può e in molti casi si deve, se si vuole sopravvivere. L’unica cosa impossibile, a questo punto, è rimanere fermi”.
Stimoli ed esempi concreti su come le imprese del terziario possono affrontare il cambiamento e sfruttare a loro vantaggio gli strumenti offerti dall’innovazione digitale sono stati forniti da Fabio Fulvio, responsabile Politiche per lo Sviluppo Confcommercio − Imprese per l’Italia, artefice della collana di pubblicazioni Le Bussole, agili volumi monografici dedicati a diversi settori per gestire in modo ottimale la propria attività alla luce dei vertiginosi cambiamenti in atto.
Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Umbria, ha evidenziato come l’associazione da tempo si sia assunta l’onere di facilitare consapevolezza e conoscenza tra le imprese, mettendo anche a disposizione tutta una serie di nuovi servizi per l’innovazione e il riposizionamento aziendale. Workshop, seminari, corsi, assistenza tecnica sono gli strumenti con i quali negli ultimi due anni Confcommercio ha aggiornato le imprese sui temi dell’innovazione, in particolare quella digitale. Con l’inizio dell’anno sono in programma due primi workshop anche a Gubbio, sul controllo di gestione e l’importanza dei social media per incrementare le vendite.
Le imprese sono state invitate inoltre a segnalare a Confcommercio Gubbio, tramite la mail gubbio@confcommercio.umbria.it temi che ritengono di particolare interesse.
Le innovazioni singole devono peraltro intrecciarsi con innovazioni di sistema che le sostengano. “L’impresa che innova − ha sottolineato ancora Lupini − ha bisogno di avere accesso a tutta una serie di risorse fornite dal contesto socio territoriale − trasporti, banda larga, finanziamenti, lavoratori qualificati, identità collettive, ecc. − che chiamano direttamente in causa la politica e gli organismi funzionali ad essa. Ecco perché è fondamentale il confronto con le istituzioni. Esse devono, a loro volta, agire sui fattori che incidono direttamente sulla qualità e sui costi (ad esempio, lavoro, energia, tasse, regole…) per consentire alle imprese, anche di piccole dimensioni, di affrontare con successo la concorrenza globale”.
E le istituzioni che hanno partecipato al convegno − il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e il presidente GAL Alta Umbria Mariano Tirimagni − hanno pienamente raccolto questa sollecitazione.
“Nel 2017 − ha dichiarati Stirati − saremo in grado di partire con la banda larga, un risultato importantissimo perché le infrastrutture tecnologiche sono elementi fondanti rispetto alla creazione di una città smart e intelligente. Un commercio di qualità è d’altro canto uno straordinario valore aggiunto per la città”.
“Se ben gestita l’identità locale può essere solo rafforzata dall’innovazione”, ha evidenziato Tirimagni. “Dobbiamo valorizzare la tradizione con il supporto delle nuove tecnologie, e in questo il GAL può e vuole avere un ruolo importante”.