A più di 20 giorni dal sisma che ha sconvolto il territorio di Amatrice, Arquata del Tronto e parte della Valnerina , Gubbio conta i danni al patrimonio artistico. La prima vittima è la chiesa della Madonna del Prato , unico eccellente esempio di barocco presente in città, che da ieri è stata dichiarata inagibile, dunque chiusa al pubblico. I sopralluoghi effettuati a partire dal 5 settembre e fino al 13 hanno evidenziato l'aggravarsi di situazioni d'instabilità già presenti in precedenza e l'aprirsi di nuovi distacchi che destano preoccupazioni . Spostati i banchi, ci si è accorti che il pavimento in cotto si è avvallato al centro, in corrispondenza della tomba della Confraternita di San Francesco di Paola. E' possibile che abbia ceduto la volta, portando con sè il pavimento soprastante . Pericolanti e a rischio distacco molti elementi decorativi in stucco, le braccia dei profeti Giona ed Isaia che sono state fasciate ed ancorate alle pareti per evitare che rovinino a tera, la testa di un angelo della volta che è stata interamente velinata e poi foglie, cornici ed elementi architettonici vari che già sono caduti o sono stati staccati in questi giorni dai restauratori intervenuti per la messa in sicurezza. Chiesa chiusa, attività liturgica e pastorale trasferita al prefabbricato di via Perugina dove già la comunità parrocchiale trovò ospitalità dopo il terremoto del 1984 Non meno problemi presenta la chiesa di Santa Maria della Piaggiola la cui parte absidale è stata transennata per evitare che i distacchi degli affresci possano cadere sopra il passaggio da e per la sacrestia . In questi giorni sopralluoghi anche alla chiesa di Loreto e a quella di Castiglione Aldobrando dove il campanile presenta un aggravamento delle sue fessurazioni. Stasera servizio filmato e immagini nel tg di TRG alle 19.30 e 20.20 con intervista a don Fabricio Cellucci, parroco di Madonna del Prato.