Occorre tutto. Ecco l’annuncio che potremmo lanciare, stando alle immagini e alle richieste della Protezione civile. E molte, moltissime maniche si stanno rimboccando e tante mani nude già sono all’opera da subito. E se impressionanti sono le immagini, quasi surreali, altrettanto imponente sembra essere la risposta di una nazione che si è messa in moto. Le maggiori testate giornalistiche esprimono a caratteri cubitali una sintesi che colpisce di nuovo al cuore con immagini già viste e che mai avremmo voluto rivedere. C’è chi accosta Accumoli ad un’immagine di guerra, chi pubblica il grafico della scossa, chi apre ringraziando l’Italia e Renzi, chi lo schema geologico della zona interessata. Ma all’interno, tutte le testate focalizzano sull’unico vero eroe protagonista che è la solidarietà. Addirittura c’è chi pensa che sia l’unica cosa che sappia ancora fare l’Italia e minaccia il governo perchè riesca a concretizzare la ricostruzione, fatta non di numeri e miliardi, ma di prevenzione: spiccioli per la prevenzione antisismica hanno sbriciolato il cuore dell’Italia. Non possiamo essere ostaggi delle decisioni sbagliate ancora una volta, perché quando la storia si ripete è davvero omicidio doloso. Restiamo ancorati a quanto l’animo sta creando dal nulla: questo sistema via sms sta riducendo i tempi e le distanze e avvicinando le situazioni e ancora più che con le immagini dei Tg, siamo collegati ad un sistema che rigenera la vita, almeno un po di quotidianità del tutto necessaria a ricominciare. A oggi l’aiuto è rimasto davvero l’unica vera carità sincera, che non ha bisogno di esami e bandiere, colori, ma sembra essere calibrato su ognuno di noi. Possiamo sceglierne perfino la forma dell’aiuto che possiamo dare. Occorre tutto: dal necessario al superfluo, dalla presenza, alla voce.