Il ritrovamento di un documento nell'Archivio diocesano eugubino, una partecipazione di nascita in apparenza poco significativa, ha aperto le porte alla ricoperta di rapporti familiari che legano Gubbio alla figura di Giacomo Leopardi.

“Con vero contento ho l'onore di partecipare come Venerdì 29, scaduto alle ore 19, Adelaide Antici mia Moglie si sgravò felicemente di un Maschio dopo nove mesi di Matrimonio”.

Chi scrive è Monaldo Leopardi. La missiva è datata 5 luglio 1798 ed è indirizzata al marchese Biscaccianti della Fonte di Gubbio.

“Al Sagro Fonte ? scrive ancora il padre del poeta dell'Infinito ? s'impose al Neo?nato il nome di Giacomo. Spero vorrà Ella prendere parte nella mia allegrezza non meno che compatirmi l'onore de' suoi venerati comandi, sono con vera stima, ed ossequio”.

Una scoperta che è stata come una scintilla per Anna Maria Trepaoli che, in collaborazione con Anna Radicchi, ha iniziato ad approfondire la questione trovando un fitto intreccio di relazioni familiari e amicali tra personaggi eugubini e i parenti di Leopardi. Le due studiose hanno così cercato qualunque possibile traccia di questi legami con alcune delle casate nobiliari di Gubbio e, in particolare, quello con la famiglia dei Della Branca, dalla quale proviene Francesca, nonna materna di Monaldo, il padre di Giacomo.

Tutte queste ricerche certosine sono ora pubblicate in un volume, molto documentato e ricco di immagini (quelle fotografiche realizzate per l'occasione da Mario Arcelli), dal titolo “Gubbio, i Leopardi, Recanati ? Un legame da riscoprire”.

Il libro, stampato per i tipi di Fabrizio Fabbri Editore, sarà presentato sabato 16 aprile 2016, a partire dalle ore 16 presso Palazzo Toschi Mosca, in via Cavour 11 a Gubbio.

All'incontro, dopo i saluti del sindaco Stirati e del vescovo Ceccobelli, interverranno Paola Monacchia (presidente della Deputazione di Storia patria per l'Umbria), Gianluca Prosperi (docente di Storia e Filosofia), Pasquale Tuscano (dell'Università degli studi di Perugia) che parlerà in particolare della figura di Monaldo. Sarà presente anche il conte Vanni Leopardi di San Leopardo, discendente della famiglia recanatese. Non mancheranno momenti musicali e letture dei più noti componimenti del poeta marchigiano, a cura degli attori del Teatro della Fama. L'incontro è aperto a tutti, con ingresso libero.