E’ il decreto pontificio steso in forma di lettera da papa Innocenzo al vescovo di Gubbio Decezio, il 19 marzo 416, come risposta alle richieste accorate del Vescovo eugubino. Richieste legate alla necessità di annullare le prassi liturgiche dettati da criteri libertari. Essa rappresenta, non solo l’intervento pontificio a favore della nostra diocesi, ma anche il basamento per le altre e un documento attuale utile ad affornatre le sfide che si pongono nella vita delle chiese e della cristianità intera. La Diocesi di Gubbio con Mons. Mario Ceccobelli, ha voluto celebrare i 1600 anni della Decretale, per riscoprire le nostre radici, in quanto nella decretale vengono nominati tutti i predecessori del vescovo Decezio a testimonianza delle origini antichissime della nostra diocesi e ha voluto celebrare i 1660 anni per pubblicare il contenuto, che diverrà normativo in tutte le chiese occidentali. Tale decreto dettava soluzioni a questioni di carattere liturgico e dottrinale. La Decretale di papa Innocenzo I è il documento più antico che testimonia la storia della nostra Diocesi.
Per queste motivazioni, sono stati organizzati una serie di incontri a partire dal 18 marzo a Roma, con un convegno internazionale sulla Decretale in questione, a Gubbio il 19 marzo con ospiti il Cardinale Antonelli, la professoressa Clara Burini De Lorenzi, il Vescovo Ceccobelli, Tavola seguita da moltissimi e a proseguire con la Collectio Mutinenis da fine marzo fino a settembre. Pubblichiamo alcuni momenti della Tavola rotonda del 19 marzo scorso, nella chiesa di San Pietro a Gubbio.