Stiamo arrivando anche nelle vostre case, con il nuovo numero de L'Eugubino, per augurarci Buone Feste di Natale e di Buon Anno nuovo. Un numero, questo, dedicato agli eugubini lontani, ma sempre vicini, che non dimentichiamo mai, così come loro non dimenticano Gubbio. Un numero, questo, ricco di arte e cultura, con un richiamo toccante ad episodi e ricordi della I guerra mondiale tutta eugubina.

Vi auguriamo BUONA LETTURA insieme a noi. Di seguito L'Editoriale del nostro Presidente Lucio Lupini:
Per una nuova ‘Biennale’

Si dice che i bisogni generino aspirazioni ed allora in momenti complessi come questi il più fertile auspicio che possiamo farci a Natale è di poterci impegnare sempre più intensamente su sfide anche grandi con il cuore e gli occhi dei sognatori indagando nel passato, anche recente, senza quella indulgente nostalgia che esagera i ricordi e frena l'impegno a rimettersi alla prova.
Con la consapevolezza che con il desiderio di futuro e rastrellando il meglio del costruito nel passato si possono recuperare progetti ambiziosi e ridare loro slancio, solidità e nuovo impulso.
Una occasione ce la offre il convegno La Biennale di Gubbio. Esperienza e prospettive svoltosi nella Residenza Municipale di Gubbio il 16 ottobre scorso.
Nata nel 1956 occorre ricordare che la nostra Biennale è stata seconda solo alla Biennale di Venezia per continuità nonché per l’importanza degli artisti coinvolti tra cui Leoncillo, i due Pomodoro, Capogrossi, Ajò, Sol LeWitt, Spagnulo, Kounellis, Argan Crispolti, Calvesi, Molajoli, Bonito Oliva.
Una grandissima risorsa che va recuperata innanzitutto per le opere acquisite nelle passate edizioni e per quelle che si potrebbero acquisire in futuro e magari, come ha detto Ettore Sannipoli nel suo intervento al convegno, tentando di attuare programmi comuni con altre realtà affini e limitrofe quali ad esempio il concorso internazionale della ceramica di Gualdo Tadino.
Ma in particolare con il prosieguo della “Biennale” con tutte le sue incognite in termini di sostenibilità, di continuità, di declinazione proficua e interagente tra rassegne critiche e mostre a premio, di capacità organizzativa, di risorse umane ( in particolare il direttore come ha rilevato sempre Ettore Sannipoli nel suo intervento) che abbiano competenze ma anche una “sincera passione per Gubbio”.
Con la certezza che i progetti coraggiosi hanno bisogno di scelte decise, di forti collaborazioni, di risorse umane ed economiche, di tempi lunghi.
Dobbiamo però inseguire e concretizzare questa opportunità.

Buon Natale !