Suonata del Campanone stamani a Gubbio in quella che è a tutti gli effetti la giornata del suo compleanno. Il suono del Campanone, è innegabile, riesce a regalare brividi di gioia e pura passione e si sente aldilà del suono stesso, aldilà di ogni immaginazione. E’ qualche cosa legato indissolubilmente alla Città: parla di vita e custodisce i pensieri di ognuno. Qualche volta al Campanone qualcuno affida anche qualche sogno e desiderio.Che non e' solo “i Ceri”, il campanone. Ma è anche il catalizzatore delle emozioni nascoste, quelle espresse dagli occhi e lanciate lassù. E ogni volta che suona le libera. Un “portale” che genera l'ingresso per dimensioni ben piu' estese della semplice terra e ben piu' grandi della semplice vita.
La storica voce di Gubbio che svetta dall’alto del Palazzo dei Consoli venne fusa, infatti, il 30 ottobre 1769 da maestri campanari aquilani ed oggi in questa occasione per le sue 219 candeline Bernardino Dino Pezzopane ha donato una ricerca storica e letteraria ?curriculum vitae? del Maestro d’Arte Campanaria Giovanni Battista Donati, acquilano che il 30 ottobre 1796 eseguì la fusione del Campanone del Palazzo dei Consoli della Città di Gubbio.
Presenti il Sindaco di Gubbio Filippo Stirati accompagnato dall'Assessore alla Cultura Augusto Ancillotti.

“Sonata” parziale del Campanone in occasione del suo compleanno (30 ottobre 1769, vai al link: https://www.youtube.com/watch?v=zj6pLt9XY5U