E' stata la cornice della Sala dell'Arengo di Palazzo dei Consoli ad ospitare l'incontro evento con i 5 finalisti del premio letterario “Campiello”, davanti ad un numeroso pubblico per la prima volta la “cinquina” del premio che sarà assegnato il prossimo 12 settembre a Venezia, ha fatto tappa a Gubbio tra i 12 appuntamenti in tutta Italia organizzati dalla Fondazione Campiello come anteprima della serata finale. Applausi e grande partecipazione di pubblico per conoscere da vicino i 5 autori finalisti e i rispettivi romanzi. E allora seduti uno accanto all'altro hanno parlato dei propri scritti Marco Balzàno, autore de “L'ultimo arrivato” edito da Sellerio; Paolo Colagrande, autore de “Senti le rane”, edito da Nottetempo; Vittorio Giacopini, autore de “La mappa” edito da Il Saggiatore; Carmen Pellegrino autrice de “La terra che cade” edito da Giunti; Antonio Scurati, autore de “Il tempo migliore della nostra vita” edito da Bompiani. Orgoglio e soddisfazione per la presenza del Campiello a Gubbio sono stati espressi in apertura dal sindaco Stirati nel saluto istituzionale: la grande letteratura moderna si sposa con la storia e l'architettura della nostra città, ha sottolineato il sindaco ribadendo la vocazione culturale come direttrice del presente e del futuro della comunità eugubina. Il Premio Campiello nella sua storia ha provato la validità delle sue scelte culturali segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana, ha ricordato il presidente del comitato di gestione del premio, prof. Piero Luxardo, sottolineando la bontà della scelta di Gubbio tra le tappe itineranti dopo la felice esperienza di due anni fa con il vincitore dell'Opera Prima, ospite alla Sperelliana. Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d'Italia e tra i più importanti nel panorama editoriale italiano, è un canale con il quale l'associazione Industriali Veneto, che fin dall'inizio sostiene l'evento, intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana e a incentivare e diffondere il piacere per la lettura. “Per noi la tappa di Gubbio rappresenta un passaggio importante − ha ricordato Luxardo − per la storia e lo spessore artistico e architettonico di questa città e per la sua vocazione culturale”. Al suo fianco, Maria Grazia Zuccato in rappresentanza della Fondazione Campiello. Ad organizzare la tappa eugubina, accanto al Comune, è stata la Fondazione Mazzatinti a nome della quale ha portato il suo saluto il prof. Raniero Regni, ricordando come rientri nella finalità della fondazione quella di favorire la cultura e la lettura, che in loco trova espressione anche nel concorso letterario Onor d'Agobio. Tr i rappresentanti istituzionali, anche la presidente del consiglio regionale, Donatella Porzi, che ha rivelato di essere stata uno dei giurati anonimi degli anni scorsi, secondo una formula unica che contraddistingue il Campiello: il vincitore viene decretato da una giuria di 300 lettori che rimane sconosciuta. Nel corso dell'incontro, coordinato dal direttore di TRG, Giacomo Marinelli Andreoli, che ha stuzzicato i 5 autori su alcuni passi dei propri testi, sono stati letti alcuni brani dei cinque libri finalisti da parte della Compagnia del Teatro della Fama. A concludere l'incontro l'esibizione degli Sbandieratori di Gubbio in Piazza Grande, con l'auspicio di veder consolidato in futuro il rapporto tra il Campiello e la città di pietra.