Non ci stiamo alla progressiva e preoccupante decadenza del tessuto socio economico del nostro territorio.
Non ci stiamo che i controlli riguardino una piccola percentuale di imprese, quasi sempre dei nostri settori: in tal modo viene svilita l’operosità della maggior parte degli imprenditori onesti, che combattono anche nella nostra città una battaglia ogni giorno più dura per stare sul mercato.
Non ci stiamo alle liberalizzazioni relative solo ai nostri comparti e ai provvedimenti delle varie amministrazioni che saccheggiano le già esauste ed esaurite tasche delle imprese, senza dare in cambio una prospettiva di sviluppo.
Non ci stiamo ad un sistema bancario sempre più al servizio di se stesso e sempre meno a quello delle imprese. Ci preoccupa il netto peggioramento delle condizioni per l’accesso al credito: tassi di interesse, costi di istruttoria, garanzie.
Non ci stiamo ad accettare un Centro Storico, bello come quello di Gubbio, desolato e desolante.
Il CS deve tornare ad essere di nuovo il cuore pulsante della nostra città, con azioni mirate e concrete. Riportare quindi, nel più breve tempo possibile una II° farmacia nella parte alta del CS, se non potrà essere privata che sia pubblica, ma va fatto in fretta.
Vanno aumentate le infrastrutture: ad esempio parcheggi come quello del vecchio seminario che nella stagione invernale diventa un acquitrino nella parte bassa,va assolutamente sistemato. I marciapiedi di Viale del Teatro Romano, troppo larghi e fruibili solo dai pedoni ,si potrebbero ridurre e nello spazio residuo ricavare parcheggi. E davanti l'ex camera mortuaria, a chi è riservato quel parcheggio? Si potrebbe riqualificare quell’area ed aumentare i posti macchina, con fruizione di tutti e non di pochi. Sistemare l'area archeologica della Guastuglia , così come affermato in occasione di un recente incontro con il sovraintendente capo della sez. archeologica, nell’occasione fu chiaramente espressa la volontà di intervenire in tal senso essendoci le risorse.
Questa dovrebbe essere la prima priorità di una città come la ns. anche perché creeremmo le condizioni per accogliere un turismo qualificato che sarebbe incentivato a prolungare il soggiorno.
Senza sottacere la necessità di aggiungere un circuito museale più funzionale. Chiese e musei sempre aperti, no−stop dalle ore 9,00 del mattino alle ore 20,00 ed in alcuni periodi anche la sera tardi.
La funivia, infrastruttura eccellente, da adeguare ai tempi, che non dovrebbe chiudere nell'intervallo del pranzo, e potrebbe dotarsi di un gancio per le bici. Così facendo potremmo attrarre una parte di quei cicloturisti che potrebbero percorrere da S.Ubaldo innumerevoli percorsi circostanti meravigliosi e stazionare nelle strutture ricettive del CS e non.
Si potrebbe provare a togliere il parcheggio a pagamento visto che è quasi sempre vuoto, rimetterlo a disco orario con un controllo maggiore da parte degli organi di controllo.
Se possibile provare ad aumentare la residenzialità creando e dando facilitazioni a chi ristruttura e quindi va ad abitare nel CS o semplicemente a chi va a vivere nel CS.
Ricreare quindi quel tessuto socioeconomico che via via è andato perduto. Il tutto nel più breve tempo possibile perché le aziende commerciali ed artigianali “NON C'E LA FANNO PIU'” a sostenere costi sempre più alti con introiti sempre più bassi.

Noi non ci stiamo, pur consapevoli che la strada è in salita però bisogna assolutamente provarci.
Confcommercio, perciò, ha iniziato a lavorare intensamente per stimolare e aiutare le imprese a realizzare processi di innovazione, trasformazioni organizzative e strategiche, che consentano loro di riprendere un ruolo da protagonista anche nell’era di internet. Sollecitando al contempo le istituzioni perché sostengano il processo di evoluzione in atto e perché traccino sentieri di sviluppo che mettano sempre più al centro l’impresa.
Ci confrontiamo costantemente con le istituzioni nazionali, regionali e locali perché appoggino senza indugio le richieste di efficaci misure anticrisi.
Ci siamo mobilitati per l’affermazione di un ruolo centrale del terziario e i primi timidi segnali di attenzione cominciano ad intravedersi.
Continueremo a far da cassa di risonanza alle richieste delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi presso le istituzioni ai vari livelli, ai vari enti fiscali e previdenziali.
Continuiamo, pur tra le crescenti difficoltà di bilancio degli enti locali, nelle nostre azioni di contenimento delle tariffe comunali.
Siamo parte attiva e propositiva del tavolo del lavoro e dell’economia, supportando di fatto le scelte di fondo dell’amministrazione comunale.
Rispondiamo quotidianamente alle istanze degli imprenditori in materia di consulenze tecnica e garanzie sul credito attraversi i Confidi.
La filiera ambiente cultura e turismo − ormai riconosciuta da tutti come strategica per il futuro della nostra città − é al centro del nostro progetto e delle nostra azioni.
Ce la mettiamo tutta per reperire fondi a favore delle imprese associate. Abbiamo ottenuto i bandi regionali per i pubblici esercizi e le agenzie di viaggio, settori che mai prima erano stati destinatari di benefici.
Sul territorio eugubino, il positivo esito dei progetti di rete di impresa legati ai bandi Resta Commercio − quello del 2008 andato a buon fine con l’erogazione di contributi per un importo di circa € 220.000,00 e quello 2009, che si avvia alla conclusione − ci confortano nel dire: noi ci siamo.
L’approvazione del Quadro Strategico di Valorizzazione, l’istituzione della consulta sul turismo e il lavoro, ci dovrà portare alla costituzione del Centro Commerciale naturale e alla ricerca di risorse sul filone delle aree interne. Due temi fondamentali dai quali ripartire.
Insomma vogliamo continuare ad essere in prima linea a fianco delle imprese decisi, come loro, a non mollare.
Abbiamo, in tal senso, la responsabilità e l’orgoglio di raccogliere le istanze dei nostri i associati, trasformandole in risposte ed azioni concrete.