«Il “tavolo istituzionale” della Festa dei Ceri, da me convocato con la presenza di tutte le sue componenti (Comune, Diocesi, Università dei Muratori, Associazione Maggio Eugubino, Famiglie dei Santubaldari, Sangiorgiari, Santantoniari, Primo e Secondo Capitano dell’anno in corso), − si legge nella nota del sindaco Stirati − ha unanimemente sottolineato l’esigenza di favorire nella città un sereno clima di dialogo, di condivisione e di rispetto che consenta di riflettere con maturità e spirito di concordia sulle problematiche della Festa. È stata altresì esplicitata la necessità di ribadire con assoluta chiarezza che il “tavolo” non è mai entrato nelle questioni che riguardano la corsa dei Ceri, e non intende farlo, nel pieno rispetto di tutti i ceraioli e del loro inviolabile protagonismo. Compito di questo organismo è la cura dei complessi aspetti organizzativi della Festa, la tutela e la valorizzazione della sua immagine, le iniziative e i progetti volti ad innalzarne il decoro, a diffonderne la conoscenza e ad affermarne l’originalissimo profilo antropologico−culturale anche al fine del riconoscimento UNESCO. In modo univoco tutti i soggetti presenti hanno condannato aspramente le forme di intolleranza e le espressioni ingiuriose e minacciose che, in alcuni casi, hanno caratterizzato la discussione e le polemiche sulla conclusione della corsa in Basilica il 15 Maggio scorso, esprimendo al tempo stesso solidarietà a quanti ne sono stati oggetto. Per quello che mi riguarda, nel manifestare vicinanza e gratitudine al magistero di Sua Eccellenza Mario Ceccobelli, nostro Vescovo, come Sindaco della città mi sento in prima linea nella difesa ed esaltazione dei valori profondi ed autentici della Festa dei Ceri, dei sentimenti popolari che la connotano, espressione devozionale della comunità eugubina nei confronti del suo amatissimo patrono Sant’Ubaldo, grande riformatore della Chiesa e interprete supremo della riconciliazione tra gli uomini».