Sta per nascere il polo museale per la valorizzazione degli antichi mestieri, una tradizione ancora viva nella città dei Ceri e ben rappresentata dalle storiche “università”. Ieri mattina è stato siglato l'atto ufficiale con la costituzione della fondazione “Arti e mestieri storici”, fondamentale per il progetto per «la promozione, lo studio, la salvaguardia delle arti e dei mestieri di eccellenza» attraverso la creazione di un museo promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Il polo museale sarà ospitato nello storico palazzo Beni, uno degli edifici monumentali più importanti della città, lascito del Fondo nazionale assistenza e previdenza dell'Arma dei carabinieri. Presenti al momento della firma dal notaio tutti i soggetti coinvolti, tra i quali il sindaco Filippo Mario Stirati, il presidente della Fondazione Carisp, Carlo Colaiacovo, i rappresentati dalle Università dei Muratori, Scalpellini, Calzolai, Fabbri, Falegnami, Sarti, della Società operaia e della Dio cesi. «Esprimo soddisfazione per questo atto ufficiale ? commenta il primo cittadino ? che segue l'approvazione da parte del consiglio comunale, il 14 ottobre dello scorso anno; dell'adesione alla fondazione. E' un ulteriore importante passo avanti per lo stimolo alla ripresa e la rivitalizzazione di realtà socio?economiche centrali nel nostro patrimonio identitario». «Per crescere i territori hanno bisogno di creare un'offerta sempre maggiore per il turista» ha dichiarato a Trg il presidente Colaiacovo, che ha aggiunto: «La Fondazione ha già acquisito una notevole collezione di pezzi, che potrà essere ulteriormente migliorata con le tante ricchezze e peculiarità che ci sono a Gubbio. Penso ad esempio alla raccolta di abiti d'epoca dell'Università dei Sarti, ma anche all'arte della ceramica. Ritengo che tra circa un anno, potremo vedere l'inaugurazione di questa nuova attività». «Propulsiva e lungimirante l'azione della Fondazione Cassa di risparmio, che ha saputo operare strategicamente in tal senso, con la costituzione di un museo che rappresenta un'occasione di valorizzare al meglio di arti e mestieri, ricchezza profonda della comunità eugubina nel corso del tempo, purtroppo soggette a una lenta scomparsa nel tessuto e nelle strategie produttive. Ma oggi è più concreta la possibilità di una ripresa, per quello che il sociologo americano Sennet chiama “l'intelligenza delle mani”, con l'opportunità di dar vita in uno spazio vocato a iniziative e idee, rappresentando, altresì, un indiscusso attrattore e catalizzatore di flussi turistici in un punto strategico della città storica di Gubbio, con un preciso target di fruitori costituito anche da famiglie e scolaresche». Da un lato la fondazione avrà il compito di costituire un richiamo turistico, dall'altro di rilanciare mestieri e professioni che con il tempo si stanno perdendo ma che potrebbero rappresentare un'occasione per i giovani.