«Abbiamo avuto tante, tante guerre in Iraq. Ma ogni giorno, adesso, la situazione diventa sempre più difficile. Ogni guerra peggio della precedente. Tutto questo porta tanto dolore e tanta sofferenza tra la nostra gente».
A dieci giorni dal Natale, padre Rebwar Audish Basa rinnova l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza nel triangolo fra Iraq, Siria e Turchia. Il procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ha partecipato ieri sera alla serata di musica e solidarietà organizzata a Gubbio, in Umbria, in occasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014. Un evento, giunto alla sedicesima edizione, realizzato proprio sotto le luci del grande abete natalizio luminoso, acceso da papa Francesco il 7 dicembre scorso, grazie a un collegamento video con il Vaticano.
«I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq − ha detto ancora padre Basa − per la prima volta non potranno celebrare il Natale. I profughi lo faranno sotto le tende, dove hanno allestito anche il Presepe perché Gesù sia con loro negli accampamenti. Non potranno essere nelle loro città e nelle loro chiese, ma il Bambino sarà sempre con loro, con tutte le persone che soffrono. Purtroppo devo dire che questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese. Con un futuro molto incerto e ambiguo. Hanno solo fiducia in Dio, che è la loro speranza e la loro gioia, nonostante tutto».
La città di Gubbio, e in particolare gli sponsor del “Concerto sotto l’Albero” Colacem e Park Hotel Ai Cappuccini, hanno voluto testimoniare vicinanza e incoraggiamento ai cristiani del Kurdistan iracheno con una donazione − su indicazione del Ordine antoniano dei caldei − ai ragazzi dell’Orfanotrofio “San Giuseppe” di Alqosh (Ninive, Iraq). Ragazzi fuggiti nei mesi scorsi dall’istituto che li accoglieva e ora rientrati nella struttura vicina al Monastero di Nostra Signora delle Messi, nella speranza di non subire attacchi e violenze dai terroristi.
«Che il nostro piccolo gesto, alla vigilia del Santo Natale − hanno motivato la donazione gli organizzatori, rappresentati dal presidente di Colacem spa, Giovanni Colaiacovo − possa sostenere in parte i vostri bisogni e le vostre necessità, in un momento molto difficile per i cristiani d'Iraq. Con l'augurio che la Luce di Speranza del Bambino di Betlemme possa rendere ancora più salda e incrollabile la vostra fede e accompagnare la vostra vita nel trascorrere dei giorni».
Tra le testimonianze durante il concerto, anche quella del prof. Marco Bartoli,docente di Storia medievale alla Lumsa di Roma e membro della Comunità di Sant’Egidio. Bartoli ha rilanciato la campagna avviata qualche mese fa da Andrea Riccardi e Sant’Egidio per salvare la città siriana di Aleppo e proteggere i cristiani in Medio Oriente. E ha invitato i presenti a firmare l’appello sul sito www.santegidio.org perché possa terminare l’assedio di Aleppo, che dura ormai da due anni, e la città possa tornare a essere luogo di convivenza tra culture e religioni diverse.
Molto apprezzata a Gubbio anche l’esibizione dell’Orchestra da Camera di Ravenna, diretta dal maestro Paolo Manetti, con il violino solista di Roberto Noferini. L’apertura del programma era affidata all’Ave Maria per flauto e orchestra di Astor Piazzolla, con il solista Filippo Mazzoli. Poi, due capolavori di Beethoven. La Romanza per violino e orchestra in Fa maggiore, opera 50. E, nella seconda parte, la Sinfonia n. 5 in Do minore, opera 67, forse la composizione più complessa e sofferta del maestro tedesco. L’edizione 2014 del “Concerto sotto l’Albero” era promossa da Comune di Gubbio e a Area Promo, l’associazione nata all’inizio di quest’anno per lo sviluppo e la promozione del territorio eugubino. Un evento reso possibile con il contributo della Fondazione Perugia Musica Classica e della Camera di Commercio di Perugia, e con la collaborazione di Colacem, Park Hotel Ai Cappuccini e Diocesi di Gubbio.
L’organizzazione è stata curata da E20 comunicazione. Il patrocinio era di Regione Umbria e Provincia di Perugia.