LC3, brand della società eugubina operante nel settore dei trasporti stradali, ha presentato nei mesi scorsi quella che si configura come una scelta coraggiosa di avanguardia tecnologica.
Grazie alla collaborazione con Iveco ed alla condivisione progettuale di ENI, da alcuni mesi i primi cinque automezzi Iveco Stralis alimentati completamente ad LNG (gas naturale liquefatto) in Italia sono di proprietà della LC3. Un’innovazione convinta, costruita su valutazioni maturate in anni di esperienza nell’attività di distribuzione sia alimentare, con specializzazione nel settore del trasporto merci a temperatura controllata, che non alimentare per conto di aziende operanti nella Grande Distribuzione Organizzata. La gestione dei veicoli è ottimizzata attraverso una rete di filiali tra Perugia, Pisa, Jesi, Genova, Lodi, Ravenna, Ancona e Aprilia, ognuna con una propria flotta a disposizione.
Da tutto ciò nasce la volontà, accompagnata dalla ricerca, di trovare soluzioni alternative per l’alimentazione di veicoli destinati alla propria attività: il progetto, sviluppatosi grazie alla collaborazione con Iveco nel 2011, è stato poi nel 2012 condiviso con ENI, la quale ha dato inizio alla progettazione e realizzazione di un impianto LNG?CNG pubblico a Piacenza.
Negli ultimi anni è cresciuta, infatti, l’attenzione della Committenza verso i cosiddetti business sostenibili, ovvero in grado di garantire livelli qualitativi adeguati alle necessità ed alle aspettative del mercato e di tutte le parti interessate, anche attraverso la riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi per la sicurezza dei lavoratori. Operando giornalmente nelle aree urbane e sub urbane, l’azienda eugubina LC3 ha voluto così concentrare l’attenzione sul problema dell’inquinamento.
L’LNG si ottiene sottoponendo il gas naturale, dopo opportuni trattamenti, a successive fasi di raffreddamento e condensazione: il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente, costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano e azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa ?160 °C a pressione atmosferica. Esso permette, oltre ad una più ampia autonomia di chilometraggio rispetto al metano (700 km contro 400 km), l’abbattimento di ogni tipo di inquinamento, da quello acustico a quello ambientale, con la riduzione di circa il 30% di anidride carbonica rispetto al gasolio. Tutto questo supportato da un aumento della sicurezza, con la pressione che scende ad un massimo di otto/nove atmosfere.
Attualmente l’LNG è venduto al prezzo di 0,98 euro al kg, con cui vengono percorsi circa 3,5 km cadauno, al pari di un litro dei veicoli alimentati a gasolio. L’investimento operato da LC3 è lungimirante in termini di guadagni economici ma soprattutto ambientali: a testimonianza della forza e della portata del progetto, la società prevede di aumentare la propria portata di veicoli alimentati a LNG nel 2015 sino al 20% degli attuali 120 veicoli di sua proprietà.