Il campione toscano ha conquistato su Norma M20 Fc Zytek il decimo successo personale nella cronoscalata umbra, prima finale del CIVM con ben 215 partenti e un foltissimo pubblico che ripagano gli sforzi e il duro lavoro del Comitato Eugubino Corse Automobilistiche che grazie alla propria lungimiranza ha “riaperto” gli splendidi locali del complesso del San Benedetto.

Si è svolto nel weekend il 49° Trofeo Luigi Fagioli, organizzato dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche valido come prima finale del Campionato Italiano Velocità Montagna 2014. Migliaia di persone hanno assiepato la zona paddock in centro storico e il tracciato di gara sia sabato per le prove ufficiali sia domenica in occasione della corsa, disputata su due salite in perfette condizioni meteo e con al via ben 215 piloti provenienti da tutto lo Stivale. Numerose le lotte sul filo dei centesimi nelle varie categorie ammesse. Simone Faggioli si è confermato vincitore assoluto della prova umbra del CIVM per la decima volta in carriera, ma per la prima al volante della Norma M20 Fc Zytek. Dopo due salite di gara molto combattute sul tecnico percorso di 4150 metri da Gubbio a Madonna della Cima, il pluricampione toscano ha fatto segnare il miglior tempo complessivo di 3'08″36 (gara−1: 1'34”33; gara−2: 1'34”03). Alle sue spalle hanno completato il podio assoluto il trentino Christian Merli, che, staccato di soli 2”17, con l'Osella PA2000 ha concluso vicino al rivale fiorentino soprattutto in gara−2, e il giovane bresciano grande sorpresa della gara Paride Macario, terzo assoluto al volante della Lola−Zytek di F.3000 sulla quale era all'esordio assoluto, così come a Gubbio. Da segnalare anche il quarto posto del sardo della Cst Sport Omar Magliona su Osella PA21 Evo Honda, al top nel gruppo dei prototipi CN, categoria attesissima in gara, e la sesta piazza assoluta dell'orvietano Michele Fattorini, che con la Lola−Zytek è il primo degli umbri al traguardo. Come trofeo per il vincitore assoluto Faggioli ha alzato al cielo una ceramica realizzata dalle ceramiche Rampini offerta dal Rotary Club di Gubbio. Altro riconoscimento al vincitore è stato un trofeo realizzato dallo scultore bolognese Giuseppe Moretti, fotografo ben noto nel mondo delle salite del Tricolore, consegnato dagli organizzatori del Ceca al campione toscano per festeggiare la cifra “tonda” del suo decimo trionfo eugubino.

Nell'ambito del weekend dell'evento, capace di coniugare sport, motori, turismo e natura in un perfetto e davvero apprezzato mix che ha saputo generare numerosi consensi, venerdì 22 agosto è stato assegnato al F.1 Beppe Gabbiani il prestigioso Memorial Angelo e Pietro Barbetti, mentre grandi protagonisti sono state anche le sfilate di un tributo Ferrari con oltre 30 supercar di Maranello di ogni tipo da tutta Italia e la presenza della Lamborghini Gallardo del Campionato Italiano GT “griffata” Sisal Matchpoint e presentata a Gubbio dallo stesso pilota che la guida nel Tricolore in pista, Giacomo Barri, perfetto testimonial dell'iniziativa.
Per la competizione delle auto storiche, la XXVI Coppa Città di Gubbio è andata a Uberto Bonucci con il tempo totale di 3'42”48. L'esperto driver toscano ha dominato la competizione e dopo un paio di edizioni ha ritrovato il successo umbro portando a sei le vittorie personali. Tra le auto di scaduta omologazione il miglior tempo assoluto è di Carlo Cambiaso, che ha portato in vetta la sua Fiat X1/9 con il crono aggregato di 4'38”75.

Classifica assoluta ufficiosa dei primi 10: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 3’08”36; 2. Merli (Osella PA2000 Honda) a 2”17; 3. Macario (Lola B99/50 Zytek) a 20”57; 4. Magliona (Osella PA21 Evo Honda) a 22”30; 5. Conticelli V. (Osella PA30 Zytek) a 22”81; 6. Fattorini (Lola 02/50 Zytek) a 24”19; 7. Iaquinta (Osella PA21 Evo Honda) a 24”62; 8. Urbani (Osella PA21/S Honda) a 29”57; 9. Lombardi (Radical SR4 Suzuki) a 33”89; 10. Conticelli F. (Osella PA21 Evo Honda) a 35”93.