Prende posizione l’amministrazione comunale sulla vicenda delle reiterate lettere spedite al sindaco da una non meglio precisata ARGI, che dichiara accogliere gran parte dei ristoranti e agriturismi di Gubbio e inonda anche network come facebook con prese di posizione dello stesso tenore. « Noi rappresentiamo gli interessi della intera collettività − commenta il sindaco Filippo Mario Stirati − e siamo disponibili ad accogliere ogni suggerimento, critica o collaborazione assicurata nel bene della città, ma non possiamo accettare da nessuno modalità che non esito a definire intimidatorie. E soprattutto è inaccettabile l’anonimato e i metodi da ‘corvi’ espressi nelle lettere anonime inviate al Comune, chè tali sono in quanto non esiste un nome o un recapito telefonico, dove si lamenta un ‘danno’ di incasso per le attività di ristorazione delle strutture, dovuto alle ‘cene’ allestite in città presso le zone dei Quartieri. In termini generali, siamo consapevoli che in tempi di forte crisi economica, ogni realtà tende a difendere il proprio operato e a chiudersi dentro i propri recinti, ma se il problema esiste la risposta è comunque sbagliata. Occorre invece aprirsi alla collaborazione tra pubblico e privato, come abbiamo da subito affermato, trovando sinergie e risorse comuni, non alzando steccati che non giovano a nessuno. Nello specifico della questione, contestiamo il tono usato, minaccioso e delirante, forse volutamente sgrammaticato. L’amministrazione collabora con tutte le forme di associazionismo spontaneo che esprimono vivacità sociale, culturale, di animazione del tessuto cittadino, cercando di sostenerle e se possibile di coordinarle, come sta avvenendo con eventi che riguardano il mondo dello sport. Il “Torneo dei Quartieri” e le feste collegate sono espressione dell’intera città, hanno una lunga tradizione, esistono in tutte le città storiche d’Italia e non sono improvvisazioni dell’ultima ora. Quest’anno, fra l’altro, ci sarà la partecipazione di tutti e quattro i rioni cittadini, con una forte valenza sociale e di aggregazione, e capace di svolgere un ruolo di promozione turistica della città e del territorio. Operando vilmente per demolire l’esistente e agitando lo spauracchio della denuncia, senza proporre nulla di costruttivo, si fa un danno d’immagine a Gubbio. Noi chiediamo a questi ‘signori’ ma faccio fatica a definirli tali, di uscire allo scoperto per confrontarsi serenamente e, possibilmente, contribuire a migliorare l’esistente. Ma su una cosa possono stare tranquilli: abbiamo attivato ogni forma di tutela dell’immagine del sindaco e della città, comprese le vie legali. »