Chi ha chiuso Via Alessandro Sperelli (lato Ovest − il “montarone” in formato ridotto) di sicuro avrà pensato alla proprio incolumità piuttosto che alla sicurezza del popolo eugubino o dei tantissimi residenti di quella parte alta del Centro Storico. Certamente non vive il Centro Storico sapendo che è una via di collegamento che potrebbe evitare tantissimi disagi ai residenti stessi.
Certamente non riesce a percepire ma peggio ancora non riesce ad ascoltare le esigenze dei cittadini. E dopo esserci occupati in altre circostanze con la nostra testata torniamo a parlare di questa cosa per altri aspetti certamente estivi. Una scelta non supportata dai solerti Vigili Urbani perché i controlli scarseggiano quando sono necessari. I parcheggi selvaggi di Via Savelli e di Via XX Settembre da parte dei non residenti non permettono nelle fasce orarie a ridosso delle ore serali di trovare un parcheggio per i residenti sia chiaro. I residenti sono costretti così ad allungare i vari tragitti per i rientri domestici. In estate il Corso è chiuso dalla traversa di Via Armanni e quindi il giro per tornare nell’Acropoli diventa abbastanza complicato passando per il Quartiere di San Pietro e appesantendo quindi il traffico di quelle vie.
I Vigili Urbani in quella fascia oraria di controlli ne fanno ben pochi. I residenti sono costretti a parcheggiare almeno dopo un paio di “giri lunghi”.
Anche tecnicamente la strada senza uscita ad un ignaro automobilista permette di imboccare la strada adoperandosi poi in una complicatissima retro−marcia. La strada infatti è puntellata quasi a metà. I residenti hanno promosso e protocollato una petizione a seguito della famigerata ordinanza n. 388 del 2012 (parte ovest di Via Alessandro Sperelli−dall’arco a destra per intenderci).
Geniale quindi la soluzione di chiudere Via Sperelli perché solo di genio pubblico si può parlare.