La Contessa sembra diventare la Salerno−Reggio Calabria “nostrana”. Quando d'estate si trasforma in un tratto di strada indispensabile per la viabilità come arteria strategica tra l'alta Umbria e l'area settentrionale delle Marche in un calvario vero e proprio.
Da novembre un'altra ferita (frana al confine con le Marche) che richiede urgentemente un ripristino per il doppio senso di marcia. E' necessario in questo periodo dove non solo centinaia di eugubini ma anche migliaia di automobilisti transitano su questa strada diretti verso le località balneari. I disagi quindi, in questo periodo stanno aumentando, diremmo quasi come sempre.
Il semaforo che regola la circolazione ha creato file inenarrabili specie la domenica. Dove sono finite quelle che a tutt'oggi sembrano soltanto promesse? Da quanti anni la “Contessa” ha bisogno di cure e non di semafori? A sollecitare interventi per ridurre i disagi è stato nelle scorse settimane ancora una volta l'esponente socialista Giuseppe Brunelli.
Fa dunque ancora discutere la situazione delle infrastrutture nel territorio eugubino, il più svantaggiato da questo punto di vista rispetto alle altre aree della regione. La speranza è che il cantiere per la Contessa possa partire al più presto, insieme a quello (già finanziato) della nuova Pian d'Assino fino al bivio di Pietralunga. Auto in coda sulla strada 452 della Contessa.
La Regione si è impegnata a trovare entro l'anno i fondi necessari per far partire i lavori: sarà vana illusione?