“Otto anni fa, abbiamo iniziato un percorso molto lungo. Abbiamo fatto cose buone e altre meno, abbiamo commesso anche qualche errore. Ma comunque è innegabile che abbiamo fatto cose straordinarie”. Il presidente del Gubbio, Marco Fioriti, ripercorre i suoi anni alla guida della società rossoblù, alla vigilia di passaggi cruciali per il prosieguo dell'avventura del Gubbio tra i professionisti (quella che inizierà sarà per la squadra eugubina la diciassettesima stagione consecutiva tra i pro). “Quando abbiamo iniziato ? ha proseguito Fioriti
? pensavamo che sarebbe stato difficile mantenere il professionismo e invece abbiamo toccato il cielo con un dito, conquistando due promozioni consecutive e arrivando a battere il Torino, poco più di due anni fa ed ora quella squadra con la stessa guida tecnica, la stessa società e molti di quei giocatori disputerà l'Europa League. Il Gubbio ha fatto grandi cose per una realtà relativamente piccola come quella eugubina, ma spesso molti se ne dimenticano e allora si preferisce alimentare chiacchiere da bar che portano solo a distruggere e a disgregare piuttosto che ad aiutare in un momento particolarmente difficile per tutti e non solo per il calcio e per Gubbio”. Fioriti ha poi ribadito che si sta chiudendo la gestione stagionale con risultati positivi, ma il nodo resta la fidejussione per l'iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Capitolo accordo col Parma. “Abbiamo tolto soldi e tempo alle nostre aziende ? ha spiegato Fioriti ?gli altri ci copiano, ma alcuni in città disprezzano l'accordo, senza capire che è questo uno dei pochi modi per poter continuare a giocare in una categoria costosa e difficile come la Lega Pro. Io e il vicepresidente Mencarelli ? ha detto Fioriti ? siamo rimasti soli ma siamo ottimisti e possiamo farcela”. Infine il presidente ha avuto parole di apprezzamento per il diesse Stefano Giammarioli (presente al suo fianco insieme al diggì Giuseppe Pannacci):
“Stefano sa benissimo che ha ancora due anni di contratto con il Gubbio, ma se avrà la possibilità concreta di affrontare un'avventura professionale con società molto più importanti di noi, sarà imemdiatamente libero. Al momento però non c'è ancora nulla di ufficiale”. Sulle voci di nuovi ingressi in società o trattative di cessione, Fioriti è categorico: “Ho incontrato tante persone in questi anni che chiedevano o proponevano cose, ma quello che è certo è che non darei mai la società al primo spavaldo che si presenta, ma rimaniamo disponibili a trattare con chiunque voglia farsi avanti seriamente, a patto che siano persone che possano garantire prospettive”.