La letteratura sui Ceri è robusta anzi quasi ipertrofica, avendo a più riprese già affrontato aspetti che riguardano folklore, etnologia, antropologia, sociologia, storia, mito, leggenda, arte, musicologia, mistica, agiografia, glottologia, enogastronomia, etc. Con questo pesante fardello che senso ha scrivere un nuovo libro? A chi si indirizza? Che originale contributo potrà apportare?
Innanzitutto questo libro si potrebbe definire come una guida sulla Festa ed infatti come tale è nata, per iniziativa della edizioni Quattroemme, e si aggiunge ad una collana “Q guide” su luoghi o monumenti umbri. Per la prima volta un volume di questa collana affronta un bene immateriale come la Festa dei Ceri. L’idea è innovativa, perché una guida focalizzata solo sulla Festa mancava. Evidentemente la casa editrice ha capito l’importanza che la Festa riveste non solo per gli eugubini ? è ovvio ? ma anche per l’Umbria e per l’Italia.
Per la redazione dell’opera sono state coinvolte, assegnando loro uno spazio, tutte le organizzazioni che danno vita alla Festa: Comune, Diocesi, Università dei Muratori, il Maggio Eugubino e le tre Famiglie Ceraiole. Questo rappresenta una grande novità: un testo condiviso.
Figurano come autori della pubblicazione tre apprezzati studiosi del luogo: Fabrizio Cece, massimo esperto dell’archivio locale ed cultore della storia eugubina, Ettore Sannipoli, autorevole storico dell’arte e profondo conoscitore della cultura della città, e Vincenzo Ambrogi, medico, ma anche studioso di tradizioni eugubine ed autore ? 20 anni fa ? di un fortunato libro sulla Festa dei Ceri.
Il libro si indirizza sia agli eugubini in cerca di richiamare rapide informazioni sulla loro importante tradizione, sia ai forestieri che vogliano conoscere ed approfondire questa strana e misteriosa manifestazione. Ne è venuto fuori un libro formato tascabile di circa 150 pagine, che affronta in maniera sintetica, ma efficace, i principali aspetti della Festa, e che getta una luce anche su quelli considerati più “segreti”, compresi quelli culinari.
La guida è corredata da un simpatico ed esaustivo dizionarietto della terminologia e delle locuzioni “ceraiole” e da una traduzione integrale in lingua inglese di molte parti del libro, a sottolineare una volta di più il carattere divulgativo dell’opera ed universale della Festa.