Un aumento vertiginoso delle entrate tributarie del Comune di Gubbio, che dal 2009 al 2013 sono cresciute dell’66% a fronte di una riduzione dei trasferimenti statali del 38%; una spesa corrente incrementata di quasi il 18% e spese per investimenti ridotte del 37,6%.
È questo, in poche parole, il quadro che emerge dall’indagine commissionata da Cna Umbria al centro studi Sintesi, condotta sui bilanci previsionali del comune di Gubbio (disponibile on line su www.cnaumbria.it).
Il dato più allarmante è proprio quello relativo al prelievo fiscale, impennatosi soprattutto con l’avvento dell’Imu, ma non solo.
A fronte di questa impennata del prelievo fiscale da parte del Comune, che equivale a un incremento delle tasse pari a oltre 6 milioni e seicentomila euro, i trasferimenti da parte dello Stato sono diminuiti complessivamente di poco più di 3 milioni di euro: in pratica una differenza positiva di oltre 3 milioni, che non giustifica imposte così elevate. Andando nel dettaglio delle imposte, risulta che l’ICI / IMU, con il suo aumento di oltre 4 milioni di euro in 5 anni, ha pesato per 280 euro per abitante (Narni 160 euro per abitante)
Sul fronte dell’Irpef le cose non vanno meglio: il gettito del Comune è aumentato del 57% dal 2009, passando da 1 milione e 700mila euro a 2 milioni e 700mila euro, con una quota di 84 euro per abitante (54 euro per i cittadini di Fabro, mentre l’unica amministrazione a non aver applicato l’addizionale Irpef è quella di Assisi).
E se i cittadini sono chiamati sempre più a far fronte alle esigenze di cassa dell’ente, nel Comune non vi è cenno a una riduzione significativa delle spese correnti, anzi la spesa corrente è cresciuta del 17,7%.
Se togliamo una lieve riduzione delle spese per il personale, dovuta generalmente anche in altri comuni alla mancata sostituzione di dipendenti andati in pensione, le spese sostenute per acquisto di beni e servizi crescono dell’8% e le altre spese del 102%. Questi dati rappresentano il segno inequivocabile della necessità di revisione non solo delle piante organiche dell’amministrazione locale, ma anche di tutta la gestione dei servizi.
Dato ancor più grave è che le spese che diminuiscono maggiormente sono quelle per investimenti, calate dal 2009 del 37,6 %, solo nel 2013 un calo del 16%. Sulla base dell’analisi approfondita dell’indagine, la CNA proporrà una serie di interventi concreti e sostenibili volti alla riduzione della tassazione locale, che verranno integrati con altre proposte provenienti direttamente dalle imprese su specifiche tematiche del nostro Comune.
Al riguardo è previsto un incontro, aperto a tutti gli imprenditori ed al pubblico, GIOVEDI’ 3 APRILE alle ore 21:00 presso l’’Hotel Beniamino Ubaldi per fare emergere ulteriori istanze dal territorio.
In seguito a questo evento è nostra intenzione incontrare i candidati a Sindaco col duplice fine di intraprendere un cammino partecipativo propositivo e di formulare le nostre proposte per il rilancio della città e per la riduzione della tassazione locale, sulle quali ci auguriamo ci siamo degli impegni chiari da parte dei futuri amministratori.
CNA Umbria − Associazione Regionale