Primo report del team di tecnici Confcommercio, sul territorio per incontrare le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.

Una stretta al credito che non accenna ad allentare, una pressione fiscale insostenibile, specie sul fronte della tassazione locale, ad esempio Tares e Imu, avvertita come più schiacciante: sono le maggiori criticità denunciate dagli imprenditori di Gubbio contattati dal team di tecnici Confcommercio che in questi giorni è sul territorio per incontrare le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
Nel primo report effettuato dal team Confcommercio, gli imprenditori denunciano anche la perdita di appeal delle zone tradizionalmente più vivaci dal punto di vista commerciale, come il centro storico, e il crollo dei consumi, fattori che rendono tragicamente non coerenti i bilanci delle imprese con le indicazioni degli studi di settore.
La capillare attività di contatto e di ascolto condotta dai tecnici Confcommercio, con l’iniziativa denominata “INSIEME”, non è ancora conclusa, ma ha cominciato a fornire all’associazione indicazioni molto significative su cui lavorare per rispondere nel modo più puntuale possibile alle aspettative delle imprese.
“Gli imprenditori hanno bisogno di risposte immediate e incisive, perché la situazione è veramente difficile”, dice Giuseppe Belardi, presidente della Confcommercio di Gubbio. “I problemi che incontriamo ogni giorno sono di tali dimensioni che in qualcuno sta subentrando una sorta di rassegnazione. Questo non possiamo permetterlo, perché è in gioco il futuro di tante imprese, di tanti lavoratori, di tante famiglie.
Siamo sottoposti ad un sistema fiscale insostenibile, caratterizzato da una pressione insopportabile ed adempimenti ingestibili per numero e complessità, come Confcommercio ha sostenuto mercoledì scorso in audizione al Senato.
Sul fronte del credito, la denuncia degli imprenditori di Gubbio è pesantemente in linea con i dati pubblicati ieri dall’Osservatorio Credito Confcommercio, relativi al quarto trimestre 2013, che confermano la sempre più preoccupante stretta creditizia per le imprese del terziario, con l'abbassamento della cosiddetta area di stabilità, costituita dalla percentuale delle imprese che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta (23,8% contro 26,0% del trimestre precedente) e l'innalzamento della cosiddetta area di irrigidimento, rappresentata dalla somma della percentuale delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e dalla percentuale di aziende che non se lo sono viste accordare affatto (52,3% contro 49,1%).
Uno scenario davvero preoccupante, dove peggiorano tutte le valutazioni circa le condizioni generali del credito, ad esempio la durata del credito, le garanzie richieste ed il costo dei servizi bancari.
In materia di credito − aggiunge Belardi − Confcommercio ha attivato un servizio di consulenza gratuita e personalizzata che abbiamo portato anche sul nostro territorio, con il supporto del confidi Umbria Confidi. Il servizio è a disposizione delle imprese presso la Confcommercio di Gubbio, per offrire una consulenza finalizzata ad ottimizzare la gestione finanziaria dell’impresa”.

Tutti gli imprenditori interessati, possono prenotarsi presso la Confcommercio di Gubbio, tel. 075.9273690, ascom.gubbio@confcommercio.pg.it.