Il Consiglio della Confraternita di Santa Croce della Foce, si è riunito in data 25 febbraio 2014 sotto la presidenza di mons. Salciarini, legale rappresentante e Giuseppe Filippetti Priore laico della Confraternita con la presenza del vescovo Mons. Ceccobelli per esaminare le misure da adottare per le prossime festività pasquali stante la grave situazione statica dell’edificio.
Premesso che a seguito del terremoto del 1997 l’edificio, fu inserito nel P.I.R. Santa Lucia gestito dal Comune di Gubbio per essere completamente risanato. Un immediato intervento della Soprintendenza mise in sicurezza tutta la navata della Chiesa, per poter essere immediatamente riutilizzata, ma per una serie di inadempienze della Pubblica Amministrazione, riconosciute tra l’altro, in maniera tardiva, da una delibera della Giunta Comunale del 15−03−2010 l’intervento vero di risanamento globale non fu mai realizzato nonostante i continui solleciti della Confraternita.
La Confraternita si sta muovendo già da tempo su più fronti per trovare la possibilità di avere finanziamenti per la messa in sicurezza e per il restauro completo dell’edificio tanto che in data 17 settembre 2013, il Consiglio Regionale dell’Umbria con 23 voti favorevoli e uno contrario ha approvato una mozione, presentata dai consiglieri Smacchi e Goracci, che impegna la Giunta affinchè “in tempi rapidi, possa mettere in atto tutti gli interventi di propria competenza a
salvaguardia di un “patrimonio storico ed architettonico di assoluto rilievo come la chiesa di Santa Croce della Foce, di proprietà della omonima Venerabile Confraternita, una delle più antiche ed importanti chiese di Gubbio e dell'Umbria nel suo complesso, parte della quale è totalmente inagibile a causa degli eventi sismici del 1997”.

La situazione già precaria dell’ abside e delle sacrestie adiacenti, per una delle quali già è stato emesso un decreto di inagibilità, a seguito del continuo sciame sismico attuale ci costringe ad interdire tutto questo spazio alla pubblica fruibilità e pertanto è stato necessario adottare alcune misure di sicurezza per le prossime festività.
E’ stato interdetto l’accesso al pubblico sulla parte absidale della Chiesa e delle sacrestie; pertanto nessuno potrà accedervi per qualsiasi motivo.
Le celebrazioni delle stazioni quaresimali partiranno e arriveranno a Santa Croce usufruendo soltanto dell’aula Chiesa (navata). Sono state soppresse, per quest’anno, sia la celebrazione delle 40 ore che si svolgerà nella chiesa di Santa Lucia il lunedì, martedì e mercoledì santo, sia la piccola celebrazione della deposizione e della riposizione del Cristo Morto il mercoledì e il sabato sera.
La processione del Cristo Morto partirà sempre da Santa Croce dove si avrà anche la possibilità del tradizionale “Bacio del Cristo Morto” nei giorni di Venerdì e Sabato santo sempre usando la sola navata della Chiesa e terminerà nella Chiesa di San Domenico. Il Cristo e la Madonna verranno riportati a Santa Croce in forma privata.
I soggetti interessati alla processione verranno tutti contattati per le informazioni del caso.
Sempre nella stessa riunione il Consiglio della Confraternita ha esaminato con il Vescovo l’intero percorso della Processione e, onde evitare lo smembramento della processione stessa, come avviene normalmente all’altezza del semaforo al ritorno dalla cappuccine e ricordando i 70 anni dell’eccidio dei 40 martiri ha deliberato di apportare un piccolo cambiamento proprio in questo settore.
La processione snoderà per via Perugina, devierà per via Fratelli Rosselli e via Allende per ricollegarsi a Via Perugina in direzione Gubbio. In pratica farà il giro dell’edificio scolastico.