Giorgio Roselli e il suo secondo Massimo Roscini, hanno incontrato questa mattina la stampa e si sono presentati prima della partenza per il ritiro di Roccaporena di Cascia e successivamente per la trasferta di Salerno. “Sono veramente felice di essere approdato al Gubbio − ha detto il tecnico umbro − una piazza certamente esigente, ma dove si può fare un ottimo calcio”. Giorgio Roselli, umbro nativo di Montone, non ha mai allenato nella sua regione di origine. “E' vero − dice − nella mia lunga carriera prima di calciatore e poi di allenatore, potevo solo contare gli esordi a Spoleto più di quarant'anni fa, ma nella mia regione c'ero stato solo da avversario. E' capitato anche contro il Gubbio, qualche stagione fa quando guidavo il Bassano Virtus, e sono felice di essere approdato qua. Non ho in mente un modulo preciso − aggiunge Roselli − prima devo conoscere bene i giocatori e òpoi eventualmente adattare il gioco alle loro caratteristiche”. Il primo impegno non è dei più facili:
“Andiamo a Salerno − ammette il neotecnico eugubino − consapevoli delle grandi difficoltà che troveremo nell'affrontare una squadra forte, costruita per vincere, ma alle prese con un momento negativo e quindi vogliosa di rimettersi in corsa. In questi primi giorni sto cercando comunque di lavorare sul morale dei giocatori, ovviamente a terra dopo l'incubo vissuto contro il Perugia”. Felice ed emozionato anche il tecnico in seconda Massimo Roscini. Per lui è la quarta esperienza a Gubbio, dopo le precedenti tre nei campionati dilettantistici negli anni Ottanta e Novanta. “Ieri non ci credevo quando sono stato contattato da Giammarioli che mi ha detto che Roselli mi voleva con sé a Gubbio”.