Si accorgono che un appartamento è libero, non abitato, e come se tutto fosse normale e consentito forzano la serratura, entrano e iniziano a viverci. Si tratta di tre magrebini (T.K. Tunisia 1994 − A.A. Marocco 1992 − N.I. Tunisia 1982) noti alle Forze dell’Ordine che nel corso della nottata appena trascorsa sono stati bloccati e arrestati dai militari delle Stazioni Carabinieri di Fossato di Vico e Gualdo Tadino, con la collaborazione di quelli della Compagnia di Perugia. Il proprietario dell’appartamento, residente a Gualdo Tadino ma con un appartamento di proprietà in via del Macello a Perugia, proprio ieri mattina viene avvertito dall’amministratore di condominio del fatto che diversi condomini si stavano lamentando per il continuo andirivieni che si era creato da quando l’appartamento era stato “affittato“. Sorpreso e disturbato dalla notizia si rivolge immediatamente ai Carabinieri di Gualdo e Fossato raccontando il fatto e precisando che l’appartamento non era più stato affittato dal mese di giugno. A quel punto decide di sporgere formale denuncia querela per mettere i militari nelle condizioni di poter intervenire. Infatti, a notte inoltrata, i Carabinieri delle due Stazioni intervengono presso quell’abitazione e trovano i tre magrebini. La casa, ridotta veramente male, è stato accertato da alcune testimonianze che potrebbe essere stata occupata già da due mesi e che forse i fermati non sono stati gli unici ad averne usufruito. La perquisizione domiciliare ha permesso anche di recuperare alcuni grammi di hashish e marijuana. Al termine delle operazioni i tre sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per violazione di domicilio e denunciati per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Inoltre per due dei tre si procede anche per le false attestazioni sulle proprie generalità, e tra questi uno viene arrestato anche per violenza a pubblico ufficiale poichè durante le operazioni di polizia giudiziaria, non volendosi sottoporre ai controlli, reagiva tentando di aggredire i Carabinieri, che comunque lo hanno immobilizzato.
Il proprietario è tornato in possesso del suo appartamento e oggi provvederà a sostituire la porta d’ingresso, danneggiata.