E’scontro su Gubbio in Giunta: «Quanto richiesto per Gubbio − ha detto la presidente Catiuscia Marini −non è ammissibile. L’alberghiero ha altre necessità rispetto ai normali Istituti superiori: servono strutture e investimenti con obbligo di finanziamento da parte della Provincia. Non si tratta di dare qualche aula e poi magari toglierla se non funziona. Inoltre i numeri dicono che da Gubbio 5 studenti vanno all’alberghiero di Città di Castello e 5 ad Assisi..” Un altro NO, insomma. Niente di nuovo.
Il consigliere regionale Andrea Smacchi ha chiesto una revisione in merito al “no” all’Alberghiero: “L’Istituto Gattapone e il Comune di Gubbio hanno sottoscritto una convenzione che disporrà sale ricevimento, reception, cucine e spogliatoi nel Centro Santo Spirito, tra i più attrezzati e funzionali della regione.
Dunque non ci sarebbero inadeguatezze, difetti insormontabili tanto più che ad accogliere un Alberghiero sarebbe niente meno che la Città dei Ceri, l’emblema di quella regione che meno di due mesi fa festeggiava il simbolo e tutto il significato profondo di identità e di appartenenza. E di ospitalità aggiungo io e nei confronti di tutti, senza eccezioni. Non solo: Gubbio vive di turismo, è un magnete per le migliori occasioni e non sono certo i numeri a confortarci, ma la costanza e la qualità. Se i numeri non ci sono, (5 eugubini ad Assisi e 5 eugubini a Città di Castello)come conta la Marini, possiamo provare a immaginare quanti giovani NON scelgano un Alberghiero perché NON C’E’ e si scoraggino (forse) di fronte a 5 anni di sveglia alla 5 per arrivare soltanto nei dintorni di Gubbio.
Offriamo istruzione sul campo, possibilità di tirocini, collegamenti con le Marche e il mare, richiami di ogni genere: storici, sociale, culturali, fino alle più ancestrali forme di appartenenza e di espressione viva sottoforma di Festa aperta”. M. B.