Nel corso del fine settimana appena trascorso i Carabinieri della Compagnia di Gubbio hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare con regime arresti domiciliari nei confronti del gestore di un night a Fossato di Vico.
Le indagini, condotte dai della militari della Stazione Carabinieri di Fossato di Vico, sono iniziate alcuni mesi fa a seguito di segnalazioni fatte da alcune mogli di clienti “affezionati” che si erano insospettite delle assenze serali dei mariti, soprattutto nel fine settimana e in particolar modo per le ingiustificate e considerevoli somme di denaro che venivano sottratte al budget famigliare. Anche la crisi economica attuale ha esasperato gli animi al punto che le mogli si sono viste costrette a rivolgersi ai Carabinieri per trovare aiuto.
Le informazioni acquisite sono state elaborate e vagliate con molta attenzione dai militari che hanno individuato il night interessato nel comune di Fossato di Vico il “Bocca di Rosa”. Da qui sono stati effettuati numerosi controlli ed accertamenti per identificare i clienti e le ballerine, per verificare quanto queste presenze fossero costanti nel tempo e per capire come di fatto avvenivano gli incontri.
Si è appurato che i clienti desiderosi di avere incontri a sfondo sessuale potevano contare sulla disponibilità di molte delle ragazze presenti nel locale che offrivano le proprie prestazioni sia nel priveè che al di fuori dello stesso, accordandosi di volta in volta.

Le cifre pagate al gestore del locale per tali “servizi” variavano da 15,00 Euro per 20,00 minuti di “consumazione”, sino ai 120,00 Euro per una bottiglia di spumante per un’ora di compagnia. C’è chi preferiva portarle fuori a “cena”, pagando l’assenza dal locale anche 350,00 Euro a serata. A tutto questo vanno aggiunti regali di varia natura e compensi in denaro alle ragazze.
In tale contesto, il titolare del locale con la complicità di camerieri e buttafuori compiacenti, riusciva a gestire tale giro eludendo i controlli delle forze di polizia che nel corso del tempo hanno interessato quel night.

Fatta chiarezza sulle modalità degli incontri sa sfondo sessuale, interrogando i vari clienti e le ballerine (per la maggior parte dell’Est Europa)si appurava che il titolare reggeva le fila di tutta l’organizzazione incoraggiano le dipendenti ad essere disponibili con i clienti più esigenti, talvolta esercitando su di loro pressioni psicologiche e minacce di licenziamento e contemporaneamente indirizzando le scelte dei clienti sulle ragazze più accondiscendenti. Da qui l’accusa nei confronti di L.M., gualdese, classe ’76, coniugato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione che è stato tratto in arresto in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, allo scopo di interrompere immediatamente la condotta criminosa del predetto.
Nei guai altre cinque persone implicate a vario titolo nella vicenda, tra loro buttafuori camerieri e comunque persone che gravitavano nell’ambiente.

L’esecuzione della misura ed il relativo controllo è stato effettuato nel fine settimana e allo stesso hanno preso parte diversi militari della Compagnia Carabinieri di Gubbio supportati, per la valutazione degli specifici aspetti, anche dai reparti speciali Nucleo Ispettorato del Lavoro e NAS che oltre ad elevare contravvenzioni per un totale di circa 10.000 euro hanno evidenziato anche delle omissioni contributive verso l’INPS, ENPALS e INAIL.

All’interno del locale sono state trovate oltre 15 ballerine e altrettanti clienti, alcuni dei quali abitudinari e “accaniti frequentatori”; infatti alcuni di questi si erano affezionati a tal punto alla “propria” ragazza che pagavano al gestore le consumazioni pur non essendo fisicamente presenti. Non è stato difficile acquisire nuovi e piccanti elementi utili alle indagini, specie da chi poi avrebbe dovuto spiegarli alle proprie consorti.

La minuziosa indagine dei Carabinieri che ha trovato il pieno appoggio dell’Autorità Giudiziaria ha permesso quindi di smantellare un losco giro di affari legati al mondo della prostituzione.

Il titolare del night, destinatario della misura cautelare, terminate le operazioni rito, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove rimarrà a disposizione dell’A.G. ed il locale è stato posto sotto sequestro per evitare che tali azioni potessero continuare.

Le indagini non sono ancora concluse, vi sono vari aspetti da chiarire e non si escludono sviluppi in tal senso.

U.G.