Abbiamo già evidenziato il disagio (i disagi) per il quartiere di San Pietro. Ma avete provato a camminare per la via trafficata di Fonte Avellana, per intenderci la via che divide la Biblioteca Sperelliana dall’ecomostro? Avrete senz’altro dovuto parcheggiare in via del Cavarello o lungo la stessa via di Fonte Avellana per riuscire ad entrare in Centro o per arrivare agli uffici comunali del Complesso o per visitare la Biblioteca o per accompagnare i vostri bambini agli asili e scuole nello stesso Complesso di San Pietro. Ebbene avrete anche notato che il marciapiede è completamente frantumato o a tratti inesistente. L’illuminazione di sera è pressoché illusoria e il problema si fa più acuto.
Prima di iniziare le “opere fondamentali” occorrerebbe approntare dei lavori di inurbamento della zona intorno e non creare un cantiere fuori dal cantiere che minaccia l’incolumità dei passanti. Specialmente in luoghi centralissimi e di uso quotidiano. testimonianza sono le transenne divelte dal vento, (vedi foto) che da giorni hanno “aperto al pubblico” le fauci del mostro (scusate la allegoria). Non immaginiamo il danno a livello di immagine turistica che si crea o che si sgretola (fate voi) via via ogni anno. Ma possiamo parlare di valori per una volta tanto? Possiamo parlare anche di principi morali, invece di stravolgere il volto e pianificare (male) la vita di tutti? M.B.