Dalla Danimarca scendono in abiti nuziali fin nel “ventre dell’Appennino”

COSTACCIARO – E’ stato il grande giorno per Boskov Saerkjaer (classe 1966) e Anette Lillevang Kristiansen (classe 1971), ma anche per la grotta di monte Cucco. Ieri i due danesi di Aarhus, arrivati in Umbria dall’estremo nord della penisola scandinava, hanno celebrato il loro matrimonio proprio nella cavità rocciosa di Costacciaro. Questi spiriti avventurosi hanno coronato così il loro sogno d’amore: una love story iniziata sul web, la loro, che in pochi anni li ha portati a viaggiare insieme in oltre sessanta paesi del mondo.

I due fidanzatini in abito nuziale si sono incontrati nel palazzo comunale di Costacciaro, dove hanno sbrigato le formalità burocratiche di fronte al sindaco Rosella Bellucci. Poi, dopo un veloce cambio d’abito, Anette si è incamminata con il suo “Bo” lungo il sentiero di montagna che porta all’ingresso della grotta. A camminare con loro, il sindaco Bellucci e pochi intimi, tra cui due amici danesi, Maria e Paul Branebjerg, da molti anni residenti in Umbria. Proprio grazie a loro, che sono stati i testimoni di nozze, i due sposi si sono innamorati del “cuore verde d’Italia”, e hanno deciso di fare della grotta la scenografia per il loro “giorno più bello”.

Si sono calati nel pozzo di trenta metri che li ha portati nel “ventre dell’Appennino umbro-marchigiano”, un incredibile sistema carsico che si sviluppa per oltre trenta chilometri. Qui Anette, dopo aver indossato di nuovo l’abito nuziale, ha raggiunto il promesso sposo, e insieme sono saliti fino alla “sala della cattedrale”, caratterizzata da una volta gotica alta più di cinquanta metri. Proprio qui, nel silenzio delle viscere della terra, si sono promessi amore eterno con il rito del matrimonio celebrato dal sindaco di Costacciaro. Al termine della cerimonia, gli sposi si sono scambiati il tradizionale bacio sotto una pioggia di riso e petali di rose. Hanno brindato poi con gli amici, festeggiando questo evento così emozionante e, soprattutto, unico sulla faccia della terra (e anche sotto!).

Nel pomeriggio i due sposini hanno lasciato l’area del parco con la più tradizionale delle uscite di scena: un saluto dal finestrino posteriore di un fuoristrada, targato con il classico “just married”.

(Micol Pieretti)